Il lago maledetto della Tanzania, rappresenta un luogo affascinante e mortale noto per la sua capacità di pietrificare gli animali.
Questo lago, che si estende per circa 60 km nella Rift Valley, affascina ed inquieta al tempo stesso per il suo colore rosso intenso e per le striature bianche che decorano la sua superficie.
Queste caratteristiche derivano proprio dalla presenza di organismi specializzati e minerali che prosperano all’interno di un ambiente estremamente salato. Inospitale per la maggior parte delle forme di vita.
Qui di questo lago contengono alte concentrazioni di sali minerali, alimentate da alcune sorgenti sotterranee che attingono dal vulcano Ol Doinyo Lengai.
Il clima arido di questa regione, con meno di 4 mm di pioggia annua e temperature elevate, contribuisce ad un’intensa evaporazione delle acque, incrementando in questo modo sempre di più la salinità.
Durante le stagioni secche, questo lago si ritira, lasciando aree vaste coperte da una spessa crosta di sale.
Si dice che questo lago, con le sue acque rosse e saline sia capace di imbalsamare gli animali. Questo è un esempio straordinario di meraviglia della natura.
Il lago offre uno spettacolo visivo unico ed una lezione sulle straordinarie capacità di adattamento degli organismi viventi in condizioni estreme. La maggior parte degli animali viene imbalsamata, soltanto alcune specie riescono a dimostrare la propria resilienza.
Il lago maledetto che riesce ad imbalsamare gli animali, di quale lago si tratta?
Il lago di Natron, situato nel nord della Tanzania proprio ai piedi del vulcano Ol Doinyo Lengai, È un luogo affascinante è mortale, noto per la sua capacità di imbalsamare gli animali.
Fenomeno della pietrificazione degli animali nel lago di Natron ha affascinato tanti. Il fotografo Nick Brandt è riuscito a documentare questo fenomeno nel suo libro Across the Ravaged Land. Mostrando ai lettori alcune immagini di animali che sembrano imbalsamati dal lago.
La realtà dei fatti è però che il lago non pietrifica gli animali, ma li imbalsama grazie alla sua elevata salinità e alla presenza di natron, una tipologia di sale specifica, ovvero carbonato idrato di sodio.
Il natron trasforma l’acqua in una sostanza molto simile all’ammoniaca, con un pH fino a 10,5, imponendo in questo modo la decomposizione e facendo sembrare gli animali delle statue di pietra.
Nonostante l’ambiente sia particolarmente ostile, il lago di Notron è cruciale per i fenicotteri rosa. Questi uccelli si nutrono della microalga Spirulina Platensis che è presente nel lago e l’alta salinità tiene lontani i predatori, fornendo in questo modo un rifugio sicuro per questa specie.
I fenicotteri sono infatti protetti dall’effetto imbalsamate del lago grazie ad uno strato corneo su becco e zampe, che li protegge dal natron.