Nei cieli italiani è stato avvistato volare una specie a rischio estinzione. Ecco di quale si tratta.
Sono molti gli animali che nel mondo, sono delle specie protette per via del fatto che, rispetto ad epoche passate, il loro numero di specie presenti sulla terra è inferiore e quindi sono specie a rischio estinzione.
Secondo alcune analisi, il problema della diminuzione di alcuni animali rispetto ad altri è dovuto ad un accelerazione del processo che è stato causato dall’uomo con conseguenza di una innaturale riduzione di alcune specie.
Nei cieli italiani torna a volare una specie in via di estinzione: ecco quale
Per evitare l’estinzione, si sono adoperate molte associazioni e molti esperti naturistici che con la collaborazione di veterinari e studiosi di alcuni animali, hanno effettuato dei tentativi di fecondazione assistita.
Molti di questi sono andati a buon fine e l’altro problema che da tantissimi anni affligge il mondo animale è quello del bracconaggio. Caccia e pesca in luoghi dove non è permesso per via della presenza di specie rare.
Il commercio illecito di animali in via d’estinzione tenutosi è un problema che ancora oggi è presente su tutta la Terra. Anche se in determinati luoghi si sta agendo per ridurre questo problema.
Durante questi giorni, sui cieli italiani, è stato avvistato volare un barbagianni. Uccello che ingiustamente è sempre stato associato alla sciagura e legato a molte leggende che hanno origine nel Medioevo.
In quest’epoca, si credeva che le streghe e gli spiriti malvagi assumessero le sembianze di questo rapace capace di volare agiatamente durante la notte ed emettere un verso stridulo da far rabbrividire.
In realtà, il barbagianni è utile all’uomo in quanto si nutre di piccoli mammiferi come topi e talpe. E quindi riduce il problema della presenza di questi animali nei terreni aiutando così l’agricoltore.
Il declino del barbagianni e l’obiettivo futuro
A portare il declino di questo rapace sono state le modifiche al suo habitat che è stato reso da rurale a urbano. Riducendo così la possibilità di trovare siti che siano adatti alla nidificazione.
L’uso di sostanze tossiche nell’agricoltura e la collisione tra veicoli aeree sono state altre conseguenze che hanno portato il barbagianni a diventare una specie protetta e in via di estinzione.
Il Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) di Bernezzo, in collaborazione con il Comune di Peveragno hanno avviato un progetto avente come obiettivo la salvaguardia e la tutela del paesaggio faunistico e delle biodiversità locali.
Con questo progetto, verranno rilasciati tutti i barbagianni ritenuti idonei a essere liberati in natura. E si spera che, data la capacità del rapace di nidificare per ben tre volte all’anno, con una media che va dalle quattro alle sette uova deposte, in poco tempo potrebbe tornare a ripopolarsi.
Uno degli scopi è quello di far si che i barbagianni, nel giro di pochi anni, formino una vera e propria famiglia. E che non sia più una specie in via di estinzione ma che sia comune vederli volare nei cieli di tutta Italia.