I borghi d’Italia offrono spettacoli indimenticabili. Ve ne sono alcuni che lasciano basiti per la loro bellezza, ma soprattutto per la loro unicità.
Ve n’è uno, in particolare, situato su un colle ben 800 metri di altitudine che regala ai suoi visitatori uno spettacolo non solo inatteso, ma soprattutto incantevole. Un borgo medievale sull’appennino meridionale situato in Basilicata che conta oltre mezzo milione di abitanti. Sarà il suo fascino, sarà la qualità della vita offerta ai suoi abitanti, si tratta del centro più densamente popolato della Regione.
Come mai si chiama ‘la valle più dipinta d’Italia’
L’area in questione è la Valle del Melandro che, nel tempo, è stata anche definita ‘la valle più dipinta d’Italia’. Una descrizione singolare che fa pensare a un gioco cromatico magari della natura, degli edifici, dei fiori esposti sui balconi. Invece, in realtà, questo centro deve la sua definizione alla presenza di murales realizzati sulle facciate delle abitazioni. Un risultato ottenuto con il tempo, l’impegno e che è frutto di un progetto capace di dare frutti insperati.
Quali sono i Comuni che compongono questa valle
Tutto nasce nel 1988 quando un artista locale, Luciano La Torre, insieme ad altri colleghi hanno espresso le loro qualità artistiche rappresentando murales sulle facciate degli edifici di Satriano di Lucania. Qui è iniziato tutto, ma, nel tempo, sono state anche altre le cittadine della Valle del Melandro ad essere coinvolte nel progetto. La valle più dipinta d’Italia è, infatti, composta da Satriano di Lucania, da Sant’Angelo Le Fratte e Savoia di Lucania.
In questi centri è possibile ammirare vere e proprie opere d’arte realizzate nel tempo. Sono ben 400, ormai, i murales che si contano in questi borghi. Dipinti che rappresentano momenti di vita nella valle. In essi vengono raffigurate tradizioni, storia e anche credenze religiose e, non di meno, leggende, che sono proprie di questa realtà.
L’idea che oggi è anche mezzo di promozione turistica
Una sorta di galleria d’arte all’aperto a rallegrare e contraddistinguere questo territorio che, con il trascorrere del tempo, sono diventate anche un mezzo di promozione turistica. Tra i tre borghi indicati quello di Satriano della Lucania si contraddistingue proprio come ‘borgo dei Murales’. È il centro nel quale ha avuto origine il progetto che ha, poi, coinvolto anche i vicini paesi, ma è anche quello nel quale è presente il maggior numero di opere d’arte, circa 150 e ognuna ha un tema specifico. Tra gli altri ci sono i murales di Rumita che è un noto personaggio del Carnevale locale. Impossibile e riduttivo, però, ridurre queste opere d’arte a un elenco…
Il borgo delle cantine
Anche Sant’Angelo Le Fratte, chiamato anche “borgo delle cantine”, ha splendidi murales, ma tra le bellezze artistiche può vantare anche la presenza di sculture contemporanee. I dipinti presenti in questo borgo sembrano avere un principale filo conduttore: la roccia. Proprio nella roccia gli abitanti del posto hanno scavato cantine, ma già nell’antichità erano ottime dispense per conservare anche altri alimenti.
Il borgo dedicato a Giovanni Passannante
Savoia di Lucania, infine, anche solo per la sua posizione offre una invidiabile vista sulla Valle del Melandro. Anche lui è caratterizzato dalla presenza di splendidi murales, e anche in questo caso si tratta di dipinti a tema che riconducono alla storia del posto, in questo caso a Giovanni Passannante, originario di Savoia, noto per aver attentato alla vita del re Umberto I di Savoia, in una visita di quest’ultimo a Napoli.