Giappone, nasce la prima città ecosostenibile e galleggiante. Ecco cosa prevede il progetto di una start-up giapponese.
Nell’ultimo secolo le città si sono completamente rivoluzionate, attuando metodi completamente nuovi di costruzioni. Visto poi le nuove tecnologie, in tanti si chiedono come potrebbero essere le città del futuro.
A darci un’idea ci pensa la start-up giapponese N-ARK, la quale dopo uno studio accurato ha dato vita ad un progetto assolutamente rivoluzionario: una città in grado di salvare la crisi energetica e climatica della Terra.
Una città davvero unica nel suo genere, che cambierebbe per sempre il nostro modo di vedere la vita in città come la immaginiamo ad oggi.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio il progetto di questa start-up e perché è così rivoluzionario.
La città progettata dalla start-up giapponese sarà una città completamente nuova e rivoluzionaria. Si chiamerà Dogen City ed è stata presentata in un video sul portale ufficiale N-ARK, tra lo stupore generale.
Appena si vede il video infatti, si capisce come il progetto sia davvero incredibile, tanto da sembrare frutto della mente di un regista di film fantascientifici. Dogen City però è una possibile realtà, una città galleggiante con le case in grado di fluttuare all’interno del quartiere da una parte all’altra.
Gli edifici poi, non saranno solo in superficie ma anche sott’acqua, dove sono previsti depositi, uffici, aree di controllo e droni. Il progetto prevede poi varie isole artificiali che si collegano tra loro, e tra le varie isole ci sono parchi a tema, centri commerciali, negozi ma anche palestre e spa.
Insomma, non manca davvero niente e anche se sembra davvero impossibile da realizzare, questo progetto potrebbe diventare realtà entro il 2040, per combattere la crisi climatica mondiale e trovare una soluzione al sovraffollamento del Giappone.
Un progetto davvero ambizioso quello di N-ARK, che cambierebbe davvero completamente la vita dei cittadini e potrebbe salvare la crisi energetica e climatica mondiale.
Ma in che modo Dogen City potrebbe salvare la crisi energetica e climatica mondiale?
La città è stata pensata per ospitare circa 30.000 turisti e 10.000 abitanti, e punta ad essere ecosostenibile e ad utilizzare materie prime a impatto zero. Nel progetto infatti, si parla di fonti energetiche rinnovabili, aree verdi e mezzi di trasporto a basse emissioni, creando così un ambiente ideale per cittadini, salutare e a prova di apocalisse.
Il problema resta però dar vita ad un progetto tanto ambizioso, che potrebbe trovare difficoltà nella realizzazione. Infatti, una città così tecnologica e perfetta andrebbe costantemente monitorata per riuscire ad essere sicura.
Poi c’è anche il problema della realizzazione in sé. Ogni cosa deve essere al suo posto per funzionare alla perfezione, e per creare la città servirebbe un accesso illimitato a fonti idriche ed energetiche, ma anche alle materie prime, il che avrebbe poi degli effetti positivi sul lungo termine su tutto l’ambiente.
Nonostante queste difficoltà però, il progetto sta riscontrando molti consensi e i suoi creatori sono determinati a portarlo avanti. C’è da dire poi, che questo non è l’unico progetto che sogna città futuristiche a impatto zero.
Anche il progetto Floating City in Cina e la Seastading Institute negli Stati Uniti infatti, prevedono città del futuro ecosostenibili e a impatto zero; segnale che c’è un interesse sempre maggiore per l’ambiente e uno sviluppo urbano ecosostenibile.
Non ci resta allora che attendere e vedere se questi ambiziosi progetti troveranno modo di essere realizzati.
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