L’autostrada più costosa in Italia, sapete dove si trova? In questa classifica al primo posto un tratto in particolare. Vediamo insieme quale.
Con le ferie estive praticamente alle porte, non è solo importante prenotare la struttura dove si vuole soggiornare. Altrettanto importante è decidere in che modo spostarsi. Parliamo spesso di offerte relative a treni ed arei, pacchetti vacanze competitive. E chi vuole o ha necessità di spostarsi in macchina? Oggi vediamo più da vicino i costi per viaggiare in automobile e precisamente in autostrada, sapete quanto potrebbe costare?
L’autostrada più costosa in Italia, ecco la prima in classifica
Lecito domandarsi in questo periodo quale sia il modo migliore per spostarsi e preparare così un corretto itinerario per le imminenti vacanze. Sappiamo che le aziende ferroviarie hanno messo in campo diverse offerte per spostarsi nella penisola.
Così come cercando attentamente tra le diverse compagnie aeree, è possibile trovare diverse tariffe di prezzo per voli nazionali ed internazionali. Molti italiani per diversi motivi scelgono di spostarsi anche in macchina. Spesso soluzione ideale se si viaggia in famiglia, o se si ha necessità di disporre dell’automobile anche durante la durata della vacanza.
Sono diverse le autostrade in Italia e come diverse cose nel nostro paese, anche queste nell’ultimo anno sono state interessate da diversi rincari. Il passaggio ai caselli ha iniziato a crescere lentamente nell’ultimo periodo. Sapete l’autostrada più costosa in Italia qual è? Da una recente e curiosa classifica, pare essere la A5 Torino-Monte Bianco. Richiede infatti un pedaggio di 3,45 euro ogni 10 km di strada.
I rincari dei prezzi delle autostrade
Non è solo la A5 Torino Monte Bianco ad avere prezzi così elevati, perché la seguono a ruota almeno altri quattro tratti autostradali. Ad esempio le Tangenziali A58-51-52 di Milano che richiedono 2,54€ di pagamento ogni 10 chilometri. E ancora la A35 Milano Brescia, che sempre per 10 chilometri prevede un pagamento di 2,35€.
Leggermente più basse, ma comunque aumentate, anche la A36 di Pedemontana Lombarda con 2,10€ e la A32 che va a Torino Bardonecchia, con 1,90€ di pedaggio.
Sono costi naturalmente necessari per la manutenzione ed in alcuni casi miglioria di questi tratti stradali. Spesso la variazione di prezzo dipende dalla lunghezza e dai lavori previsti lungo tutti questi tratti di strada. Basti pensare che nel nostro paese le autostrade gestite dall’Anas si estendono per 1300 chilometri, mentre quelle private ed a pagamento sono di 6000.
I rincari sono iniziati in maniera sempre più esponenziale da inizio anno. I motivi sono disparati e vanno anche oltre la mera manutenzione. La recente crisi post pandemica e la guerra come sappiamo hanno provocato aumenti in tutti i settori merceologici e di servizi. Inizialmente si pensava che aumenti nel settore delle infrastrutture sarebbero iniziati in estate.
Invece i rincari hanno anticipato i tempi a gennaio ed ulteriori aumenti pare siano previsti anche nel mese di luglio. A quanto pare si tratta di una conseguenza a catena dell’aumento dei costi dei materiali per la manutenzione delle strade.
I migliori tratti autostradali in Italia
Ok, dunque ecco l’autostrada più costosa in Italia, ma è anche la migliore? Verrebbe spontaneo pensarlo perché si tende a fare l’associazione di pensiero, più alti sono i prezzi, migliore sarà la qualità del servizio.
Purtroppo non è così. Alcuni tratti stradali richiedono un elevato costo per la loro manutenzione che dipende anche dalla situazione in cui versano. Ci vuole però tempo per garantire una qualità ottimale.
Attualmente nel nostro paese, secondo una recente classifica i migliori tratti autostradali sono 5. La capolista è la A27 per Venezia Belluno, seguita dalla A22 Brennero–Modena. E ancora anche la A9 Lainate–Chiasso. Ultime due la Milano Venezia numero A4 e la A1 Milano Napoli.
Va detto comunque che nonostante si stimi che da gennaio 2023 i costi siano aumentati del 2%, la media italiana dei prezzi è comunque inferiore ad altri paesi europei. Ad esempio in Spagna i costi sono lievitati ben del 4%.