È arrivato in Italia, velenoso invasivo e dannoso: di cosa si tratta

Non fatevi ingannare dal suo aspetto spettacolare, ciò che hanno trovato è una minaccia per il mediterraneo e dannoso per l’Italia. 

Mar Mediterraneo
Mar Mediterraneo – viaggi.nanopress.it

Se incontri uno di questi esemplari, il consiglio principale è di mantenere le distanze. Non cercare di toccarlo oppure avvicinarti e se lo trovi morto evita il contatto diretto.

In caso di puntura la priorità deve essere quella di chiamare immediatamente un’ambulanza e cercare di alleviare il dolore immergendo l’area colpita in acqua calda, che può aiutare a neutralizzare parzialmente la tossina.

L’arrivo di questo esemplare in Italia non è un caso isolato ma fa parte di un fenomeno più ampio di migrazione di specie tropicali verso il Mediterraneo, favorito dal riscaldamento delle acque marine.

Questo spostamento minaccia di alterare profondamente gli ecosistemi marini locali, portando ad una diminuzione della biodiversità e mettendo a rischio le specie autoctone.

Con l’invasione di questa specie, l’Italia si trova di fronte ad una nuova sfida ambientale che richiede un’attenta gestione ed una maggiore consapevolezza da parte del pubblico.

Ciò che hanno trovato è una minaccia per l’Italia, di cosa si tratta?

Il pesce scorpione, noto scientificamente come Pterois miles, è recentemente apparso nelle acque italiane, portando con sé gravi preoccupazioni per l’ecosistema marino.

Questa specie tropicale, originaria del Mar Rosso, è conosciuta non soltanto per la sua bellezza esotica ma anche per la pericolosità del suo veleno.

Pesce scorpione
Pesce scorpione – viaggi.nanopress.it

La sua presenza nel Mediterraneo, in particolare lungo le coste del Sud Italia, rappresenta una nuova sfida ambientale per la regione.

Il pesce scorpione, con una lunghezza che può raggiungere i 35 centimetri, si distingue per le sue pinne ornamentali e i colori vivaci che lo rendono affascinante a prima vista.

Dietro questa apparente bellezza si nasconde un predatore pericoloso e altamente invasivo. Negli ultimi anni, si è diffuso rapidamente nel Mediterraneo, grazie alla sua capacità di riprodursi in grande quantità  (fino a due milioni di uova all’anno) e alla mancanza di predatori naturali nella regione.

Solo in rari casi polpi, cernie e murene riescono a predarlo, ma non abbastanza per contenere la sua espansione.

@greenme_it Il pesce scorpione è arrivato in Italia: i suoi aculei velenosi possono essere letali! ⚠️ Sapresti riconoscerlo e cosa fare in caso di puntura? . . . #pescescorpione #velenoso #Mediterraneo #letale #pescitropicali #specieinvasive #pescivelenosi ♬ suono originale – greenMe

Il vero pericolo del pesce scorpione risiede nel suo veleno. Le sue pinne dotate di spine velenose, rilasciano una tossina potente che può causare gravi sintomi, tra cui dolore intenso, vomito, convulsioni, paralisi e, in casi estremi, difficoltà respiratorie e morte.

Quello che lo rende ancora più insidioso è che il veleno rimane attivo anche 24-48 ore dopo la morte del pesce, rendendo pericoloso persino il contatto con un esemplare spiaggiato.

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