Vi siete mai chiesti dove vanno a finire i bagagli dopo il check in? Anche per loro si prospetta un lungo viaggio! Ecco tutti gli step.
Nel caos frenetico di un aeroporto, mentre tutti i passeggeri si dirigono verso i gate di imbarco e le compagnie aeree si preparano per decollare, un processo silenzioso e straordinario è in corso di svolgimento dietro le quinte: il viaggio dei bagagli.
Dopo averli affidati al banco check-in, i bagagli intraprendono una vera e propria avventura, passando attraverso un intricato labirinto fatto di controlli di sicurezza.
Questo processo, spesso sfuggente agli occhi dei viaggiatori, è fondamentale per garantire che ogni valigia arrivi a destinazione insieme al suo proprietario.
Se vi siete sempre chiesti dov’è che vadano a finire i vostri bagagli dopo il check-in in aeroporto, dovete sapere che anche per loro da quel momento in poi ha inizio un lungo viaggio.
A tenere traccia di ogni singolo spostamento è il Baggage Handling System BHS, un sistema all’avanguardia che si occupa dello smistamento e del trasporto delle valigie, gestendo l’intero loro percorso dal check-in all’arrivo nelle mani del legittimo proprietario.
Tutto ha inizio dal nastro trasportatore, quello che indica il peso del bagaglio. Dopo il controllo, ogni valigia riceve l’apposita etichetta prima di partire per il suo lungo viaggio. A questo punto, l’intero itinerario dei nostri bagagli, di cui si legge perfettamente in un articolo di GeoPop, può essere suddiviso in sette principali fasi che potremmo riassumere così:
Andando per ordine, uno dei passaggi fondamentali per il sistema di smistamento e trasporto dei bagagli è la scansione del codice a barre della nostra valigia. L’etichetta che gli operatori attaccano al bagaglio, infatti, contiene un codice identificativo grazie al quale è possibile risalire al proprietario e all’aeroporto di destinazione.
Scannerizzando il codice, il sistema di smistamento è quindi in grado di capire dove inviare il bagaglio in questione.
Il secondo passaggio riguarda poi la scansione a raggi X. Tramite questo processo il bagaglio viene analizzato nel suo interno per controllare che dentro non ci siano oggetti pericolosi come armi o tutto ciò che in genere è vietato trasportare.
Se tutti i controlli vengono superati, la valigia può procedere il suo cammino fino a raggiungere il punto di smistamento relativo al suo volo.
Qui il personale addetto alle ulteriori verifiche ha il compito di caricare e sistemare ogni bagaglio nella stiva dell’aereo in modo tale da distribuire in maniera adeguata il peso.
Infine, ecco il momento dell’atterraggio: ciascun bagaglio viene poggiato sui nastri trasportatori e ritirato dal proprietario.
Talvolta, però, può succedere che un bagaglio non segua alla lettera tutti gli step che lo conducono al proprietario. Capita infatti che qualcuno venga disperso per un motivo o per un altro. Spesso le cause sono da legare per lo più a queste situazioni:
Nei casi più rari, può anche capitare che un bagaglio non venga mai ritrovato o che non si riesca a capire a chi appartenga per via della poca leggibilità dell’etichetta identificativa. A questo punto la valigia può essere dichiarata dispersa.
Il suo destino è quello di rimanere in aeroporto per circa 90 giorni in attesa che qualcuno possa reclamarla. In caso contrario, il suo contenuto verrà gettato, dato in beneficenza o venduto all’asta.
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