Divieto di balneazione in Italia: ecco tutte le spiagge in cui è vietato fare il bagno

Attenzione ai bagni estivi, dove evitare e dove sguazzare tranquilli in Italia. Divieto di balneazione in queste spiagge italiane. 

Divieto di balneazione in Italia
Divieto di balneazione in Italia (viaggi.nanopress.it)

Con l’arrivo dell’estate tanti italiani si dirigono in spiagge oppure in laghi per cercare un po’ di refrigero.

Immergersi in acque non pulite però può comportare seri rischi sanitari. Il Ministero della salute ha individuato quindi 89 siti balneari in Italia in cui si annidano batteri pericolosi, rendendo il bagno un’attività rischiosa.

Alcune analisi microbiologiche hanno rivelato infatti la presenza di batteri come per esempio Escherichia coli ed enterococchi che possono causare infezioni oppure infiammazioni.

Tali batteri risultano spesso concentrati nelle foci dei fiumi, sui lungomare cittadini e vicino alle zone portuali. È bene evitare luoghi come per esempio la zona industriale di Pozzuoli, lo sbocco del Marano a Rimini, Castelvolturno e tante altre località che sono distribuite lungo la penisola.

Anche alcune rinomate destinazioni turistiche, seppur sorprendentemente, presentano aree a rischio. Tra queste troviamo: Rapallo, Vietri sul mare, Praia a Mare e Sanremo.

Il problema però riguarda alcuni punti specifici, non si estende lungo tutta la località turistica. Vediamo nello specifico dove sono applicati i divieti di balneazione in Italia.

Divieto di balneazione, ecco dove evitare di fare il bagno

Non tutte le regioni italiane presentano divieti di balneazione. Il monitoraggio dell’acqua prevede almeno quattro prelievi durante la stagione turistica.

Se i livelli di enterococchi e di Escherichia coli superano i limiti legali, il sito viene classificato come “scarso“, imponendo in questo modo il divieto di balneazione per la stagione successiva.

Le rivelazioni annuali vengono poi comunicate alla commissione europea che elabora una sorta di report riguardo la qualità delle acque.

Calabria
Calabria (viaggi.nanopress.it)

La Calabria registra il numero più alto di spiagge vietate, con 22 siti balneari di scarsa qualità. A seguire c’è la Campania e poi la Sicilia con 12 spiagge ciascuna, l’Abruzzo con 10 spiagge, le Marche con nove la Lombardia con 7.

Quest’ultima, anche se non ha sbocchi sul mare, ha laghi come il Como e il Maggiore con diverse spiagge interdette.

La Basilicata, la Toscana, l’Umbria, la Valle d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia invece vantano acque pulite, prive di alcun tipo di contaminazione significativa. Le analisi periodiche del Ministero della salute hanno confermato la qualità eccellente di queste acque.

Friuli Venezia Giulia
Friuli Venezia Giulia (viaggi.nanopress.it)

Per tenersi sempre informati, il Ministero della salute ha creato un portale sul quale è possibile verificare lo status di ogni spiaggia d’Italia. Basta digitare il nome del Comune per accedere alle ultime rilevazioni e alle previsioni future, con indicazioni chiare riguardo divieti permanenti di balneazione.

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