Riemerge un relitto dalla Manica: la sua scoperta risale a circa trent’anni fa, ma solo adesso conosciamo la sua storia.
I relitti navali hanno un fascino incredibile. Questi grandi pezzi di carcasse nascoste nelle profondità degli abissi rappresentano un mix di bellezza e avventura che li rende molto di più di semplici rottami.
La loro storia è spesso e volentieri entusiasmante e conoscerla vale proprio la pena. Come quella del relitto del Re di Francia ritrovato di recente.
Riemerge un relitto dal canale della Manica: risale alla battaglia di Hogue
Nel 1990 nelle profondità del Canale della Manica, il subacqueo Cristian Cardin aveva individuato tre relitti meravigliosi. Nonostante avesse segnalato la vicenda alle autorità, la loro identità non fu subito chiara. Solo oggi conosciamo di più su queste tre imbarcazioni e sulla loro storia.
Si tratta di navi appartenute alla flotta di Re Luigi XIV, il Re Sole. La flotta, protagonista della battaglia di Hogue, fu distrutta durante lo scontro avvenuto tra il 19 e il 23 maggio del lontano 1692 contro gli anglo olandesi.
I relitti si trovano al largo di Saint-Vaast-la-Hougue, in Normandia, ed erano stati scovati dal subacqueo grazie a un magnetometro durante una delle sue immersioni.
Dopo anni di silenzio, oggi il Dipartimento delle Ricerche Archeologiche Subacquee e Sottomarine si è di nuovo mobilitato per approfondire gli studi e analizzare i relitti. Ciò che ne è venuto fuori è la piena certezza del loro legame con la battaglia di Hogue.
La battaglia era stata voluta da Luigi XIV con lo scopo di sbarcare in Inghilterra e appoggiare il ritorno al trono di Giacomo II. Il 19 maggio le navi del re schierarono una flotta di 44 unità contro le 99 imbarcazioni degli avversari anglo olandesi.
Se in un primo momento le 44 navi, seppur in minoranza, erano riuscite e tener testa alle altre, furono però inevitabilmente sopraffatte.
Una scoperta che richiede ancora tanto lavoro
Le imbarcazioni si presentano rovinate nelle loro parti in legno, ma il fatto che due di queste siano sepolte sotto un metro circa di fango fa ben sperare che possano trovarsi in buono stato di conservazione.
Per lo stesso motivo, però, l’accesso alle navi sembrerebbe essere parecchio difficile e dispendioso dal punto di vista economico.
Ad oggi i ricercatori hanno analizzato solo pochi dei reperti ritrovati sui relitti. Di grande importanza si sono rivelati gli oggetti personali i quali possono effettivamente raccontare tanto sulla vita a bordo di quei tempi.
Il lavoro di ricerca è lungo, per questo gli archeologi contano di trovare presto dei finanziatori che possano permettere loro di continuare gli studi e di riuscire ad accedere alle navi sepolte.
La battaglia di Hogue racchiusa in un museo
Nel 1992 il Consiglio Generale della Manche ha aperto un museo marittimo sull’isola di Tatihou con lo scopo di raccontare la battaglia di Hogue.
L’edificio si trova al porto di Saint-Vaast-la-Hougue ed è in parte ospitato nell’ex lazzaretto del 1720. A quei tempi, infatti, i viaggiatori erano diretti proprio al lazzaretto per trascorrere la quarantena ed evitare la diffusione della peste. L’altra parte del museo si trova invece in un rifugio marittimo.
Qui sono custoditi già numerosi reperti che spaziano da opere d’arte a manoscritti e libri, e riguardano l’etnografia, la storia marittima e quella naturale della costa. Oltre a questi, si trovano esposti anche mobili e reperti provenienti dai relitti delle navi francesi affondate, e piccole imbarcazioni appartenenti al XX secolo restaurate.
Oggi il museo è visitabile tutti i giorni da aprile a novembre e l’isolotto sul quale sorge è raggiungibile anche a piedi in caso di bassa marea.