Quest’anno il Paese più bello del mondo non è il nostro. Scopriamo allora cosa ha convinto tanti a scegliere QUESTO come luogo dei sogni.
Quando si tratta di classifiche, l’Italia riesce sempre a piazzarsi molto in alto. Ma quest’anno i partecipanti al gigantesco sondaggio organizzato da Rough Guides hanno deciso che il luogo più bello del mondo non era il nostro. Anche se c’è da dire che l’Italia si è presa una bella medaglia d’argento superando altri luoghi affascinanti come Grecia e Australia. Il Paese più bello del mondo quest’anno a quanto pare è la Nuova Zelanda. Vediamo quindi che cosa ha convinto gli utenti di Rough Guides a innamorarsi di questo luogo così lontano da noi.
I viaggiatori scelgono di solito le loro mete perché vogliono qualcosa di specifico. Ma ciò che a quanto pare offre la Nuova Zelanda è un intero ventaglio di proposte in uno spazio piuttosto ristretto.
È difficile infatti trovare un luogo in cui si può contemporaneamente fare whale watching e esplorare un’isola che sembra un pianeta alieno passando per una spiaggia lunga (forse) novanta miglia per poi scoprire ghiacciai imponenti con un nome degno di una favola. Ecco allora cinque esperienze e cinque luoghi per innamorarci tutti della Nuova Zelanda.
Questo che sembra il titolo di un film è in realtà il nome in lingua maori di un grande ghiacciaio che si trova all’interno del Westland National Park: Ka Riomata o Hinehukatere. La traduzione del nome maori è, per l’appunto: “Le lacrime della ragazza valanga”. Si tratta del ghiacciaio denominato ora Franz Josef Glacier. Si trova lungo la costa ovest dell’isola meridionale. Ma perchè si chiama così? Una leggenda maori racconta che la bella scalatrice Hinehukatere si trovasse a scalare queste montagne con il suo fidanzato, Tawe. Il ragazzo però precipitò e morì. Il pianto incessante di Hinehukatere diede così origine al ghiacciaio.
Ninety Mile Beach non esiste. O meglio, il toponimo è stato dato ad una striscia di sabbia che però di miglia ne misura solo sessanta e si trova nella Aupouri Peninsula.
Probabilmente il nome deriva da un errore di calcolo. Ma anche senza le trenta miglia, ci si trova di fronte a uno spettacolo di dune di sabbia in cui è possibile incontrare le mandrie di cavalli selvatici che vivono nella vicina Aupouri Forest.
La Nuova Zelanda è un luogo che condensa paesaggi di ogni tipo (come l’Italia del resto). Uno dei panorami più alieni che ti capiterà di vedere è quello di Whaakari o White Island. Il vapore che sale di continuo dalla terra e che segnala la presenza di attività vulcanica rende l’ambiente intrigante e allo stesso tempo garantisce immersioni in un mare trasparente come una lastra di vetro.
Il mare intorno Kaikoura Peninsula, Isola Meridionale, è chiuso da un fondale percorso da fenditure e canyon giganteschi, che mescolano le acque fredde del Polo Sud con le correnti tropicali. Luoghi in cui popolazioni di cetacei marini sostano a lungo. In questa area si contano ben quattordici specie di balene e altri cetacei. In determinati periodi dell’anno si possono così ammirare le migrazioni delle balenottere, dei delfini e branchi di orche.
A dimostrazione di quanto sia variegato il panorama della Nuova Zelanda esiste una parte del territorio sudoccidentale chi ha preso il nome di Fiordland. Ora gigantesco parco nazionale, va da Martins Bay fino a Waitutu. Il paradiso per gli escursionisti che non temono l’umidità: alcune aree sono infatti quasi sempre colpite da temporali.
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