Cosa c’è nel lato nascosto della luna?

C’è un lato nascosto della luna che cela qualcosa che gli studiosi sono riusciti a svelare. Si tratterebbe proprio di questo. Vi mostriamo i risultati di questa ricerca compiuta qualche tempo fa, che si è rivelata davvero utile anche per le previsioni future. La ricerca è il frutto di una missione cinese.

Oggi vi mostriamo cosa ci sarebbe sotto la faccia segreta della Luna, quella che non possiamo vedere e che una missione finalmente ha svelato. La notizia sta affascinando tutti gli appassionati di astronomia.

Il lato nascosto della luna

La Luna è il satellite della terra, uno dei pochi astri che possiamo vedere chiaramente assieme al sole, nonostante l’enorme distanza. Possiamo vedere la luna anche di giorno ed ecco perché e non possiamo vedere un lato nascosto, che ora vi diciamo cosa nasconde. Tantissime persone si chiedono cosa nasconda questo bellissimo satellite che possiamo osservare sia di giorno che di notte. A volte appare piccola e bianca, altre volte anche grande e rossa regalando una vista spettacolare.

Anche con il fenomeno dell’eclissi possiamo assistere a un avvenimento davvero unico nel suo genere, che siamo convinti che vorreste provare almeno una volta nella vita. Sulla Luna ci siamo arrivati, ma non per questo questo satellite non continuerebbe a celare dei segreti che ogni appassionato di astronomia vorrebbe scoprire. Ora, ad esempio, vi mostriamo cosa nasconderebbe il lato della luna che non possiamo vedere. I risultati sono il frutto di una missione cinese. I risultati di questo studio sono stati pubblicati anche all’interno di una rivista che porta il nome di tre ricercatori italiani, un vero e proprio orgoglio per il nostro Paese e non solo.

Ecco cosa nasconderebbe

In base a quanto riportato da varie fonti tra cui Ansa, sotto la faccia nascosta della Luna ci sarebbe una coltre di polvere grigia molto fine, conosciuta dagli addetti ai lavori con il nome di regolite lunare. Lì si possono trovare tantissimi strati di questa polvere, che è il risultato di impatti che hanno modellato la superficie di questo bellissimo satellite. A scoprire questa cenere sarebbe stato il radar della missione cinese Chang’è 4, che la avrebbe trovata anche a una profondità di 40 metri.

I dati raccolti sono davvero importanti, perché sarebbero stati utili per identificare delle risorse che potrebbero tornare utili quando si vogliono svolgere delle missioni umane. I risultati della missione si possono leggere anche all’interno della rivista Science Advances. Lo studio è a firma di tre ricercatori del nostro Paese: si tratta di Sebastian Lauro ed Elena Pettinelli dell’Università Roma Tre, e Francesco Soldovieri dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irea).