Coppia nota qualcosa di strano nella cuccia del cane, non se lo aspettavano proprio

Una coppia nota qualcosa di strano. Non potevano aspettarsi di trovarlo nella cuccia del proprio cane, ecco cosa.

Qualcosa nella cuccia del cane
Qualcosa nella cuccia del cane – viaggi.nanopress.it

Immaginate di avere un cane, ma nella sua cuccia di trovare qualcosa di inaspettato. Quello che è accaduto a questa coppia in South Australia è davvero incredibile, e la notizia ripresa dai principali quotidiani, ha fatto il giro del mondo. Scopriamo insieme qualcosa in più di questo curioso ritrovamento.

Coppia nota qualcosa di strano, era nella cuccia del loro cane

Ogni paese lo sappiamo, ha caratteristiche diverse per quello che riguarda la fauna. La storia di oggi inizia nella Inman Valley in South Australia. Si tratta di una località dell’Australia Meridionale che si trova nella penisola di Fleurieu a circa 86 chilometri di distanza dalla capitale dello stato di Adelaide. Una valle molto estesa, che ha una superficie di circa 380 chilometri quadrati.

In queste zone il rapporto con la natura è davvero incredibile. Potreste imbattervi infatti non di rado in koala, leoni marini e delfini, ma anche canguri e squali bianchi. Soprattutto nelle zone tra Kangaroo Island e Port Lincoln.

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Coppia nota qualcosa di strano – foto LaStampa.it

Insomma i residenti sono di certo più abituati di noi ad incontri curiosi. Queste persone però certo non potevano immaginare quanto accaduto. Questa coppia nota qualcosa di strano nella cuccia del cane. Di che si tratta? Secondo quanto hanno riportato i principali quotidiani che hanno ripreso la notizia, al posto dell’adorato animale domestico, i coniugi vi hanno rinvenuto un minuscolo esemplare dalle sembianze di un topo.

Un piccolo ospite dall’identità incerta

Effettivamente questo animale con il topo ha delle sembianze in comune, dunque facile se non lo si è mai visto da vicino, cadere in inganno. La coppia comunque pare non essersi particolarmente scomposta, abituata comunque alla fauna australiana.

Pensando che il piccolo fosse semplicemente stanco, i due lo hanno lasciato indisturbato nella cuccia, con buona pace del loro cane. Osservandolo meglio però si sono resi conto che forse non era niente affatto che un topo. Decisi ad identificarne la specie, gli hanno scattato una foto e cercato su Google.

Dopo qualche ora finalmente svelato l’arcano: non un topo, bensì un cucciolo di opossum pigmeo occidentale, in realtà specie molto frequente in Australia. Comprendendo che dovesse trattarsi di un esemplare che aveva da poco perso i contatti con la mamma, la coppia ha ben pensato di contattare degli esperti.

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Opossum – viaggi.nanopress.it

Ad intervenire la Wildlife Welfare Organization, che tramite i suoi veterinari ha effettuato tutte le verifiche del caso sul cucciolo, accogliendolo tra le loro specie. Si tratta di una femmina che ha bisogno di essere nutrita con dei surrogati del latte materno. Fortunatamente l’esemplare sta bene e secondo quanto riportato dagli esperti, in poche settimane potrà essere messo di nuovo in libertà nei vicini boschi dell’Inman Valley.

Gli opossum pigmei occidentali

Insomma, se è vero che in Australia si trovano alcuni animali noti per essere davvero molto letali, è possibile inoltre trovarvi alcuni esemplari teneri ed inoffensivi. L’opossum pigmeo occidentale non è assolutamente aggressivo con gli essere umani, anzi.

Noto anche con il nome di Cercartetus concinnus, appartiene alla famiglia dei marsupiali Burramidi, ed è proprio originario dell’Australia. Le sue dimensioni sono davvero minuscole, se si pensa che da adulto arriva al massimo a misurare 7 cm di lunghezza, 8 massimo 9 se prendiamo in esame anche la coda.

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Inman valley – viaggi.nanopress.it

Si tratta di animali notturni che vivono principalmente di notte, orario utile per procacciare cibo e trovare dei partner. Mangiano essenzialmente nettare, pollini, insetti piccoli e frutti.
Quello della storia di oggi era però ancora troppo piccino per passare a questo tipo di alimentazione, perché nelle prime settimane di vita i cuccioli necessitano di latte. In appena cinque settimane potrà passare però senza problemi allo “svezzamento”.

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