Conosci il lavandeto nascosto nel cuore d’Abruzzo?

In un angolo d’Abruzzo c’è nascosto un lavandeto che pochi conoscono. Un panorama profumato incastonato tra le montagne.

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Lavandeto – viaggi.nanopress.it

La fine dell’estate coincide per tante produzioni agricole con il momento del raccolto e della lavorazione. Ed è così anche per la lavanda. Pianta officinale che ha reso celebre in tutto il mondo per esempio la zona della Provenza francese ma che ha trovato anche da noi alcuni luoghi in cui è coccolata e che quindi si trasformano ogni anno in piccoli paradisi nei toni del viola.

Uno dei lavandeti forse meno conosciuti si trova insospettabilmente non lontano da Roma, nel cuore dell’Appennino Abruzzese. Trovarlo potrebbe non essere molto facile ma è un’esperienza che va fatta.

Il lavandeto nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

L’Abruzzo è famoso per il suo enorme parco nazionale, in cui trovano spazio per vivere animali affascinanti tra cui orsi e lupi. Ma l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo si estende ben oltre quelli che sono i confini che molti turisti pensano gli appartengano.

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Le api al lavoro nel lavandeto di Collelongo – viaggi.nanopress.it

E lungo i confini del parco, in alcuni casi all’interno del territorio del parco, si trovano ancora moltissime comunità. Una di queste è la comunità di Collelongo. Nascosta in una valle coccolata dal sole e da montagne non troppo alte e ricoperte di fitta vegetazione, Collelongo è anche il luogo in cui è nato il lavandeto. Un esperimento dell’azienda Agricoltorialternativi.

La prima cosa da notare è che gli abbondanti tre ettari dell’azienda sono tutti votati a un sistema di agricoltura molto rispettosa dell’ambiente naturale. Non vengono per esempio utilizzati concimi chimici e per decidere il momento della raccolta della lavanda e delle altre piante officinali che nell’azienda vengono prodotte ci si affida ai consigli delle api che qui, per tutto il periodo della fioritura, arrivano e lavorano incessanti da una pianta all’altra. Il lavandeto è oggetto poi di diverse attività nel periodo della fioritura con incontri tecnici, corsi e percorsi ma è visibile dalla strada anche nei periodi in cui non c’è nulla in calendario.

La lavanda da portare con sé

Di certo il primo impatto, se decidi di visitare il lavandeto di Collelongo, è quello con le piante. La distesa di cespugli di lavanda che ordinati camminano uno dietro l’altro e che si annunciano con un profumo che arriva ben prima dell’esperienza degli occhi è qualcosa che rimane impresso.

Ma è chiaro che lo scopo del lavandeto non è solo quello di trasformarsi in scenografico sfondo per foto di gruppo o solitarie (anche se per esempio tra i cespugli sono disseminate alcune sedie che invogliano al selfie). Lo scopo del lavandeto è, a fine estate, quello di raccogliere la lavanda e trasformarla in alcuni prodotti che possono essere acquistati con la consapevolezza di stare portando a casa un prodotto che nasce e cresce lì dove lo puoi vedere. Interessante è anche l’operazione di promozione della salvaguardia della biodiversità che passa attraverso l’adottare una delle piante di lavanda.

Attraverso il sito ufficiale degli agricoltorialternativi puoi adottare una pianta e ti verrà inviato il codice che la identifica. Così facendo, nel momento in cui andrai in visita al lavandeto potrai anche sapere perfettamente qual è la tua piantina e salutarla a modo.

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