I comuni verdi e sostenibili sono una realtà anche in Italia. Secondo il rapporto Comuni Rinnovabili 2011 di Legambiente, infatti, sono ben 20 i comuni rinnovabili al 100% e il dato è destinato ad aumentare con il passare del tempo: nel 2006 erano appena 356 i comuni attivi a sostegno dell’ambiente, mentre nel 2011 il numero è salito a 7.661 con un incredibile balzo in avanti.
Proprio in questi giorni l’opinione pubblica italiana è divisa sull’argomento “nucleare”, ma forse basterebbe leggere il dossier di Legambiente per darsi una risposta. Nel 94% dei comuni italiani, infatti, sono installati impianti che producono energia da fonti rinnovabili, cosa che ha permesso, nel 2010, di coprire il 22% dei consumi elettrici complessivi nazionali. E sembra quasi inutile aggiungere che il contributo in termini di ecologia e sostenibilità è stato enorme.
Il modello da seguire è quello della Germania che vuole raggiungere, entro il 2020, la quota del 47% di contributo energetico da fonti rinnovabili. La strada è quella giusta, anche se il divario tra Nord e Sud dell’Italia è ancora piuttosto evidente. Non a caso nelle prime posizioni troviamo solamente comuni di due regioni settentrionali: il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta.
Al primo posto, infatti, si piazza Morgex, un piccolo paese in provincia di Aosta, famoso soprattutto per la produzione di vino. Di seguito troviamo Brunico, in provincia di Bolzano, una nota località sciistica, ma anche sede di università e musei. A chiudere il podio Prato allo Stelvio, sempre in provincia di Bolzano, dove risiede il campione di sci alpino Gustav Thöni. Per leggere la classifica completa, potete andare sul sito di Legambiente.
Nel meridione, tuttavia, non mancano le eccezioni. Ad esempio a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico, ma anche Isernia e Agrigento sono ben posizionate. Per non parlare del caso di Tocco da Casauria: il piccolo comune abruzzese, non molto tempo fa, è finito addirittura sulla prima pagina del New York Times, come esempio italiano di produzione di energia rinnovabile.
L’ultima curiosità da mettere in evidenza è il caso di Samso, un’isola danese a emissioni zero: per questo motivo, infatti, il paese è divenuto un’attrazione turistica non indifferente, attirando persone da tutto il mondo. Chissà se anche i comuni italiani riusciranno a sfruttare questa possibilità: per il momento, se volete abbinare cultura ed ecologia, sappiate che Urbino è stata premiata come il capoluogo più sostenibile d’Italia dal punto di vista turistico.
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