Sembra proprio essere una delle caratteristiche peculiari di questo popolo: gli spagnoli cenano sempre tardi, perché?
Lo si dice sempre quando per i motivi più disparati finiamo per cenare tardissimo: “sei per caso diventato spagnolo?” Sì perché una peculiarità di questo simpatico popolo è proprio quella di mettere in tavola la cena in orari in cui noi italiani tendenzialmente siamo già sul divano a guardare la tv. Sapete perché?
Anche in Italia in realtà abbiamo numerose differenze rispetto agli orari per la cena, ma parliamo sempre di appena un’ora. Al nord si tende infatti a consumare soprattutto la cena verso le 19, scendendo verso il centro ed il sud, si arriva alle 20 a volte anche 21.
Questo per motivi lavorativi principalmente. In Spagna invece non è così. I cittadini spagnoli tutti hanno l’abitudine di pranzare rigorosamente non prima delle 14 e di cenare alle 22. Un orario impensabile per noi che a quell’ora stiamo probabilmente sparecchiando se non addirittura già impegnati in attività del dopo cena.
Quando si pensa a questa tradizione spagnola in molti lo assimilano al clima. Le temperature sempre miti, le ore di luce, farebbero pensare che porti a spostare l’orario dei pasti in avanti. Lo facciamo anche noi in estate, perché ci piace stare in spiaggia più a lungo possibile.
Eppure la ragione è un’altra e ben più complessa.
Le ragioni dietro questa abitudine sarebbero in realtà di tipo geografico. Sapevate che la Spagna si trova longitudinalmente sulla stessa linea di Inghilterra e Portogallo? Dunque come orario si colloca come loro nel meridiano di Greenwich, un’ora indietro rispetto all’orario normale.
Al contrario la Spagna è allineata al nostro stesso orario, dunque un’ora in avanti. Una scelta che risale agli anni ’40, per volontò proprio del Generale Franco, che decise di stabilizzare il fuso orario con la Germania, in segno di simpatia.
Questo comportò uno slittamento in avanti dei pasti per via dell’ora solare, abitudine rimasta in vigore ancora oggi, perché alla morte di Franco, si trattava di un’abitudine ormai radicata che nessuno pensò di cambiare. Dunque in Spagna si vive un’ora avanti rispetto all’ora solare, che se ci pensiamo quando vige l’ora legale negli altri paesi diventano dunque due.
I pasti sono comunque il motore della società, perché attorno a questa situazione del fuso orario negli anni si sono costruite diverse abitudini, a partire dagli orari lavorativi. Gli spagnoli iniziano a lavorare alle 9 (che sarebbero le 8). Si fermano dalle 14 alle 16, dunque con una pausa pranzo ben più lunga della nostra, ma lavorano poi fino alle 20. Capite dunque che con orari così, pensare di mettere in cena la tavola prima delle 22 non è pensabile.
A dispetto della fama di paese allegro e solare però, gli spagnoli sostengono ritmi lavorativi davvero serrati. Per soddisfare i turisti spesso molte attività rimangono aperte anche durante l’intervallo. Ne consegue dunque che in molti lavorano quasi 10 ore consecutive.
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