Una classifica particolare ci illumina sulla situazione attuale del nostro paese. In particolare tra le città più care d’Italia spunta lei.
Ci arrivano ogni giorno notizie circa la situazione economica attuale italiana. Gli effetti della crisi economica mondiale si sono fatti sentire anche nel nostro paese che già di suo era fortemente provato in diversi settori. Ora una classifica ci dice qualcosa in più delle città più care della penisola.
Città più care d’Italia, la prima in classifica
A parlare chiaro circa la situazione inflazione del nostro paese è l’Istat. Pubblicando dei dati territoriali per niente confortanti circa la situazione economica ed il relativo costo della vita della nostra bella penisola.
Ad aiutarlo è l’Unione Nazionale Consumatori, grazie al quale è stato possibile stilare una classifica di 10 città più care d’Italia. Sotto la lente di ingrandimento comuni con più di 150.000 abitanti, dunque anche capoluogo di regione. E se in molti pensavano di trovare Milano ed il suo caro affitti sbagliano di grosso.
La prima in classifica è a sorpresa (ma nemmeno troppo), Rimini. I dati parlano chiaro: inflazione al 2,5% in città, seguita solo da Brindisi. In pratica se volessimo parlare in termini pratici, questo comporterebbe una spesa di 680 euro in più per famiglia. Veramente cifre incredibili.
Ed il resto d’Italia? Al secondo posto troviamo Napoli, che vive un aumento prezzi pari al 2,5% che si traduce in ben 550 euro in più a famiglia. Segue Parma con l’1,9% ed una spesa aggiuntiva di 516 euro per famiglia.
La situazione nel resto d’Italia
Non meglio per il resto della penisola, questo va detto. Al nord anche Bologna non se la cava meglio. un 1,8% in più ed una spesa di 500 euro, seguita da Venezia con il +1,8%, tradotti in 474 euro. Inaspettatamente ci spostiamo al sud dove in classifica appare addirittura Benevento con il 2,2%, che significa 470 euro di spesa aggiuntiva familiare.
C’è poi Pordenone che si attesta su un +1,9% e 464 euro di spesa, e ancora Padova con +1,8%, che significa ben 463 euro). Infine non dimentichiamo Trieste con un bel +1,8%. Per i cittadini qui ben 440 euro di spesa aggiuntiva a famiglia.
Va detto però che sempre secondo l’Istat la situazione non è così per tutta l’Italia. Ci sono anche città che stanno vivendo una situazione opposta, un vero e proprio fenomeno di deflazione. Tra questi luoghi troviamo tra i primi in classifica Imperia. Qui si registra un -0,3% con un risparmio familiare di circa 67 euro a famiglia annuale. Non molto, ma già è qualcosa.
C’è poi Pescara con un bel – 0,1% : significa dunque che le famiglie possono tagliare circa 22 euro a famiglia. E ancora ecco Campobasso, anche questa con -0,1% e 21 euro annui a famiglia in meno.
Se dovessimo invece ragionare per regione la situazione è questa: tra le più costose il Veneto, seguito incredibilmente dalla Campania, e poi il Friuli. Al contrario invece molto bene per Molise e Valle d’Aosta, che non hanno praticamente registrato inflazione.