Sarà perché le attività di sensibilizzazione contro l’inquinamento atmosferico iniziano a dare frutti, sarà anche per il desiderio di vivere a stretto contatto con la natura, sarà la volontà di associare attività sportive a vacanze, sta di fatto che negli ultimi anni si sta registrando una crescita notevole del cicloturismo.
Lo sviluppo del settore porta con sé anche l’aumento di servizi e con essi una economia che promette risvolti positivi anche a livello locale. Grazie a ‘Viaggiare con la bici 2024 – 4° rapporto sul cicloturismo’ è possibile affermare con certezza che dal 2019, quando ancora era solo un fenomeno emergente, ad oggi il cicloturismo ha registrato un incremento significativo.
I dati dell’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con Isnart, Istituto nazionale per le ricerche turistiche, parlano chiaro lo scorso anno 56.8 milioni di persone hanno scelto questo tipo di turismo, facendo segnare un incremento del 4 per cento rispetto al 2019. Segnali positivi che fanno ritenere che il cicloturismo, con i vari settori ad esso collegati, sia destinato a continuare a crescere.
Ci sono ciclovie che vengono preferite dai turisti, itinerari che sono sempre più oggetto di visite da parte di amatori delle due ruote in vacanza. Tra le principali risultano: la ciclovia del Sole, la ciclovia Adriatica e la ciclovia del Po. Seppure da indagini risulta che il nord sia la porzione di territorio italiana più interessata da questa crescita, anche grazie ai servizi offerti: la possibilità di caricare le bici in autobus, treni e anche delle aree di manutenzione.
Importante nello studio realizzato anche rilevare come a ricoprire un ruolo importante sia anche la qualità dei percorsi ciclabili offerti. A creare ulteriori incentivi per questo tipo di turismo sono nati anche gli ‘Albergabici’ strutture ricettive bike frendly che garantiscono alloggi sicuri per le due ruote durante il pernottamento, manutenzione all’occorrenza e, ovviamente, prima colazione.
In questo mondo in costante sviluppo, Fiab svolge il ruolo di coordinatore italiano di EuroVelo sin dal 2011 e ha un posto anche nell’Eurpean Cyclist Federation per realizzare una rete transeuropea di ciclovie di alta qualità per rispondere alla crescente domanda dei viaggiatori che scelgono questo tipo di turismo. Una rete che si prevede di 90mila chilometri di lunghezza. E Fiab lavora per la realizzazione di percorsi italiani di EuroVelo per promuovere lo sviluppo della mobilità in biciletta sul territorio italiano nel rispetto dei canoni europei.
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