C’è un paesino in montagna dove i morti non sembrano seguire le leggi della natura che vigono altrove. Un luogo al centro di molti studi.
La natura segue il suo corso e il ciclo che porta dalla nascita alla morte è uguale più o meno per tutte le creature del pianeta. Il corpo di un essere vivente che muore va incontro a una serie di trasformazioni dovute alle azioni combinate di molti elementi e di altre creature.
Eppure c’è un paesino in cui invece sembra che i morti si trasformino, senza una spiegazione scientifica definitiva, molto facilmente in mummie. E questo fenomeno ha dato vita ad un particolare mausoleo che è sia un’attrazione turistica sia un luogo in cui gli abitanti del villaggio fanno visita ai propri cari estinti.
Diventare una mummia, un paesino che batte l’Antico Egitto
Se si pensa alle mummie e al processo di mummificazione, la prima cosa che viene in mente è tutta la procedura trasformata in rituale che nell’Antico Egitto veniva riservata a persone appartenenti alle classi sociali più abbienti.
In altre parti del mondo, non solo in Egitto, la mummificazione è stata per millenni un modo per conservare il corpo in base alle proprie convinzioni religiose. Ma affinché un corpo si trasformi in mummia devono esserci alcune situazioni concomitanti.
Questa però è la teoria. Nella pratica c’è almeno un posto nel mondo in cui gli esperti non sono in grado di dare una spiegazione e di rintracciare quindi la causa per cui i corpi riesumati dal cimitero sembrano non aver subito nessun processo di disfacimento naturale ma si sono letteralmente trasformati in mummie.
Il paesino è San Bernardo, un mucchietto di case sulle Ande colombiane. Che cosa c’è qui che blocca il processo di decomposizione?
Le cause sono tutte da capire
La comunità scientifica che si è interessata al fenomeno di chi diventa mummia a San Bernardo è divisa sulle possibili cause. Alcuni dicono che potrebbe essere una questione di cibo. Ma attribuire a una dieta particolare questo fenomeno non tiene in considerazione il fatto che non solo i corpi ma anche i vestiti rimangono pressoché intatti. Altri esperti imputano invece il processo di mummificazione alla costruzione del nuovo cimitero avvenuta intorno agli Anni Sessanta.
E infatti è proprio dagli Anni Sessanta che si è registrato questo surplus di mummie. La costruzione del cimitero metterebbe i cari estinti in una condizione per cui le correnti calde e secche asciugano le pareti e asciugano i tessuti, impedendo che il materiale organico si decomponga naturalmente come dovrebbe avvenire. Ma anche questa spiegazione deve ancora trovare prove solide.
Il paesino di San Bernardo non è però l’unico luogo nel mondo in cui avvengono fenomeni del genere, c’è un altro paesino in Messico, Guanajauto, dove per altre cause, tra cui la presenza di gas negli strati del terreno, si genera una tipologia di mummie simili.