Un’isola italiana con una sola casa? Non è fantasia, ma ciò che si può vedere osservando il mare che circonda uno dei borghi marinari più amati d’Italia.
Affacciandosi dalla costa sud orientale della Sicilia verso il mare, a non molta distanza dalla terraferma, il blu delle acque siciliane a un certo punto viene interrotto da un bel rosso acceso e dal verde di qualche albero.
C’è una piccolissima isola in mezzo al mare sulla quale c’è spazio solo per un villino che è diventato uno dei simboli di questo pezzo di Sicilia.
Un’isola italiana con una sola casa nel mare che bagna la Sicilia
Ci troviamo a pochi passi da Pachino e a qualche chilometro di distanza da Noto, in provincia di Siracusa. Qui, in questo angolo di Sicilia fragile e bellissimo, c’è uno dei borghetti marinari più amati e pittoreschi: Marzamemi.
Poche casette, poche stradine e un’unica graziosissima e romanticissima piazza dove sorgono la chiesa vecchia e la chiesa nuova, e piccoli ristorantini caratteristici. Al di là di questa, il mare.
Il borgo di Marzamemi è negli ultimi anni sempre più visitato da tutti i viaggiatori che cercano bellezza, autenticità e atmosfere sognanti; e questo piccolo paesino di certo possiede tutti e tre questi ingredienti.
Visitare il borgo significa prendersi una pausa da tutto e da tutti, tornare come indietro nel tempo in un posto i cui gli elementi principali sono la pietra e l’acqua. Passeggiando tra le sue viuzze si arriverà sul suo lungomare e poi nei pressi del porto, dove si trova la celebre Tonnara di Marzamemi.
E poi c’è il mare che con le sue infinite sfumature di azzurro e blu non fa altro che invitare chi lo guarda a fare un tuffo, a immergersi nei colori della Sicilia. Ma questa volta, però, non è del mare né di Marzamemi in sé e per sé che vogliamo parlare.
L’Isolotto Brancati a Marzamemi
Di fronte a Marzamemi, infatti, sbuca fuori dall’acqua quel piccolo fazzoletto di terra con il suo villino rosso di cui accennavamo all’inizio. É l’Isola Piccola, conosciuta dalla gente del posto come Isolotto Brancati. Questo appellativo è legato alla famiglia proprietaria, per l’appunto quella di Raffaele Brancati, un medico chirurgo siciliano nato a Pachino e poi vissuto a Catania.
Se questo cognome per molti suona familiare, il motivo c’è: Raffaele infatti era il cugino del famoso scrittore, sceneggiatore, saggista e drammaturgo Vitaliano Brancati.
Brancati scrisse nel corso del Novecento alcune delle opere più importanti della commedia italiana e libri di successo come Gli anni perduti (1941), Don Giovanni di Sicilia (1941), Il Bell’Antonio (1949). Inoltre ha anche scritto per il grande schermo le sceneggiature di Guardie e ladri (1951), L’arte di arrangiarsi (1951), Dov’è la libertà…? (1954) e Viaggio in Italia (1954) con la regia di Roberto Rossellini. Dal suo romanzo Il bell’Antonio, infine, nel 1960 viene tratto l’omonimo film con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
É proprio da qui, dal villino dell’Isolotto Brancati, che l’artista siciliano, precisamente di Pachino, talvolta dava vita alle sue creazioni, quando trascorreva le sue giornate a Isola Piccola.
E in effetti, come potrebbe essere altrimenti, vista la posizione particolarmente suggestiva della residenza, su un’isola che trova posto solo per un’abitazione, al largo del pittoresco porto e circondata dall’immensa bellezza del mare siciliano?