Carnevale di Orotelli, il programma del 2012 della festa tradizionale in Sardegna

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Il Carnevale di Orotelli è un’altra delle caratteristiche feste tradizionali della Sardegna che fa parte nello specifico del Carnevale Barbaricino: comuni e centri antichi della Barbagia organizzano per i giorni che vanno dalla domenica di quinquagesima a Martedì Grasso sfilate in maschera che riportano alla mente le origini agro-pastorali dell’area, tutt’ora in vita. E lo fanno con maschere e costumi che niente hanno a che vedere con i rituali della religione cattolica, ma piuttosto con un sentimento di appartenenza alla propria terra difficilmente sentito in maniera così primitiva da altre parti.

Come nel Carnevale di Ottana, ad Orotelli protagonisti sono allevatori e buoi. Ma non vengono distinti dalle loro maschere, bensì dagli atteggiamenti in strada. Essi sono sos Thurpos, gli storpi. Figure col volto ricoperto di fuliggine ricavata da sughero bruciato. Indossano su gabbanu, un pastrano con cappuccio utilizzato per la vita nei campi durante i mesi invernali. Sotto un vestito di velluto e dei gambali, alla vita una cinghia di campanacci, il cui rumore serve per allontanare gli spiriti maligni.

I thurpos si distinguono tra boes (buoi) e voinarzu (il contadino). I primi due viaggiano in coppia, legati a una corda e pungolati dal terzo dietro. Alcuni sono letteralmente messi sotto un giogo di legno. Come ad Ottana, durante la sfilata i buoi possono avventarsi sulla popolazione che assiste: è sa Tenta, i buoi cercano di catturare persone senza maschera nel pubblico costringendoli a offrirgli da bere. Il bello della tradizione è che il giorno dopo saranno gli stessi thurpos a offrire da bere alla popolazione.

Il Carnevale di Orotelli è stato ripreso nel 1979 dopo anni di dimenticanza durante il secondo dopoguerra. Ecco perché molte figure della tradizione si sono perse, ma sono ancora vive nella memoria storica dei vecchi abitanti del luogo. Tra questi la figura di s’erithaju (il riccio), che si differiva per indossare un saio bianco e portare una cinta con tappi di sughero infilati da aculei di riccio.

Come anche gli altri carnevali barbaricini, le maschere appaiono per la prima volta per la festa di Sant’Antonio Abate. La festa vera e propria si svolge dalla domenica al martedì di Carnevale, quest’anno dal 19 al 21 febbraio. Il Carnevale di Orotelli però aggiunge un’altra grande sfilata il 26 febbraio per il Carnevalone. Nei vari giorni ci saranno le sfilate di maschere a piedi o a cavallo, l’esibizione in piazza Su Palu, la pentolaccia e l’offerta di fave, lardo e vino per tutti dall’Ass. Maschere Etniche Thurpos di Orotelli. Il Martedì Grasso si celebrerà il Carnevale dei Bambini, che sfileranno vestiti da piccoli Thurpos. Le celebrazioni si svolgeranno con i balli di piazza musicati da organettisti locali.

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