Il Carnevale di Bagolino, in provincia di Brescia, è una delle rappresentazioni più caratteristiche in Italia. Non solo, ma è anche una scoperta recente delle nostre tradizioni e culture. Solo nel 1976 gli studiosi di etnologia si sono accorti di questa particolare manifestazione folkloristica e hanno dimostrato un sempre crescente interesse nei suoi confronti, ritenendola una delle più grandi scoperte degli ultimi duecento anni.
Il Carnevale Bagosso, così viene anche definito, si tiene gli ultimi tre giorni grassi di Carnevale, dalla domenica a martedì: quest’anno si celebra quindi dal 19 al 21 febbraio. L’evento, che sembra risalire addirittura al XVI secolo, vede esibirsi i partecipanti in due differenti costumi: i Balarì e i Maschèr. I primi sono ballerini che scendono in piazza il lunedì e martedì grasso: indossano una particolare maschera di avorio inespressiva e si riconoscono per i loro costumi tipici. Abito e scarpe nere, guanti e lunghe calze bianche, uno scialle con le frange sulle spalle, una fascia di seta… ma soprattutto il cappello di feltro ornato con un nastro rosso sapientemente ripiegato. Su di esso vengono ricamati dei monili d’oro di famiglia o prestati.
I Maschér invece sono delle maschere grottesche che si aggirano tra la folla. La loro origine si fa risalire a quando il lavoro di concimare i campi era appannaggio esclusivo delle donne. Quando la sera esse si ritiravano presso i datori di lavoro, i ragazzi si mascheravano per andare a trovarle. Le donne stesse pianificavano gli incontri con chi desideravano organizzando delle feste. Le maschere tipiche di oggi sono quelle del vecio e la vecia, lunghi vestiti neri (pantalone per l’uomo, gonna per la donna) e pesanti zoccoli a piedi. Si distinguono inoltre per l’andatura goffa e la voce in falsetto. Ancora oggi i gesti compiuti durante la loro mascherata richiamano antichi rituali di corteggiamento.
Ad accompagnare il tutto ci sono le musiche e le danze bagosse: un patrimonio unico, dalle origini misteriose, e nelle quali la città di Bagolino si identifica con orgoglio. È la danza Ariosa, il momento culminante della festa che si tiene in piazza Marconi. Le nenie che accompagnano le danze sono eseguite da gruppi di violinisti, e hanno forse reminiscenze di musiche di aree geografiche vicine come il Tirolo. I balli sono forse antiche danze di corte, la cui compostezza tipicamente signorile si mischia ad atteggiamenti indubbiamente erotici. Quale che sia l’origine di tutto ciò, si tratta di uno spettacolo assolutamente unico. Il Carnevale di Bagolino è assolutamente gratuito e aperto a tutti, e tra tutti gli eventi di Carnevale in Italia è una festa che va vista almeno una volta nella vita.
Foto da Flickr
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