La Cappadocia è una terra dove poter ammirare paesaggi extraterrestri e scendere nelle pittoresche e geniali cittadine sotterranee.
La Turchia ospita questa terra particolare conosciuta con il termine di Cappadocia. Camminare tra le sue gigantesche rocce sembra di vivere avvolti da un’atmosfera surreale.
La prima valle da visitare è la Valle dell’Immaginazione o Devrent Valley. Un altopiano formato da numerosi coni vulcanici distribuiti in gruppi. Il luogo è visitabile apertamente e gratuitamente e il turista è libero di andare dove vuole.
È una valle disabitata che mostra al visitatore la paziente opera della natura, che ha modellato queste rocce nel corso dei secoli. I colori che si fondono con il paesaggio circostante vanno dal rosa all’ocra.
Un percorso da fare con attenzione per evitare di scivolare. Il gioco è proprio quello di immaginare ciò che presentano alla nostra immaginazione queste rocce. Da qui è possibile poi muoversi per la volta dei Camini delle Fate.
Sculture naturali
Patrimonio Unesco dal 1985 è una delle zone più suggestive da visitare. Sculture naturali create dalle eruzioni vulcaniche nel corso di migliaia di anni. Il nome è frutto di una leggenda secondo la quale le divinità celesti avrebbero posto degli enormi massi sulla loro sommità generando così un paesaggio da favola.
Da qui è possibile prendere un sentiero per salire in cima e ammirare dall’alto la singolarità delle rocce e scoprire le incisioni rupestri gli affreschi i segnali le porte e i percorsi nascosti al loro interno.
La Cappadocia è una terra dai tanti misteri. Il suo sottosuolo nasconde 34 città ad oggi tutte scoperte. Le più conosciute sono Kaymakli e Derinkuyu. La prima è la più grande e venne costruita dagli antichi cristiani.
È una città vera e propria costituita da abitazioni, chiese stalle cimiteri e spazi per stoccare i materiali. Un luogo costruito per difendersi dal nemico. La seconda è la più profonda.
Presenta un tunnel di 100 metri seguendo il quale si scende dal terzo al settimo livello. Anche questa è una città vera e propria. Non solo, in profondità è presente un sistema di ventilazione, testimonianza della genialità di quei popoli.
Özkonak è un’altra città sotterranea riportata alla luce nel 1972. Fu la curiosità di un contadino Latif Acar, che la scoprì seguendo il cammino dell’acqua. Visitare queste città sotterranee è un’esperienza da fare.
Tunnel sotterranei
Scendere attraverso i loro cunicoli fa dimenticare per un attimo il mondo esterno, le grotte, infatti, presentano temperature molto fresche. Mostrano il livello ingegneristico a cui i popoli di quel tempo arrivarono.
Le varie sale e i vari livelli sono collegati da tunnel e strettoie, fondamentali per difendersi da eventuali attacchi. Gli abitanti potevano comunicare tra di loro, a piani diversi, attraverso un sofisticato sistema di comunicazione.