Il Capodanno 2011 a Napoli si festeggia in Piazza Plebiscito, tra spettacoli, concerti e gli immancabili fuochi d’artificio per cui la capitale partenopea è famosa nel mondo. Napoli è una città che merita un week end in occasione dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno: ricca di musei, vita culturale, locali, ristoranti rinomati e con la magnifica vista del golfo di Napoli, a cui fa da sfondo la celebre vetta del Vesuvio. E poi ancora caffè, pizza, frittelle, sfogliatelle, pasta al forno e tutta la gamma della pasticceria napoletana che a Natale dà il meglio di sè!
Prendetevi qualche giorno di tempo per scoprire una città ingiustamente sottovalutata e spesso al centro della cronaca italiana sottoforma di notizie negative come la spazzatura o il crollo a Pompei della casa dei gladiatori. Napoli è molto di più: l’antica capitale dell’impero borbonico, infatti, brilla ancora di itinerari culturali da scoprire e ha una ricchissima vita sociale che tra Natale e Capodanno raggiunge l’apice.
Tanto per cominciare, dopo una giornata passata a gironzolare tra i numerosi musei di Napoli, sappiate che un cenone di Capodanno come si deve qui è possibile: lontano dai locali minimalisti e fashion di Milano, modaioli ma scarsi in quanto a ricchezze culinarie, a Napoli i ristoranti che organizzano feste la sera del 31 dicembre iniziano a cucinare con giorni d’anticipo e i menù spaziano attraverso l’ampia gamma di specialità della tradizione partenopea.
Ma la vera festa di Capodanno a Napoli si fa all’aperto, nelle piazze principali della città: si parte dalla meravigliosa Piazza Plebiscito, col colonnato che accoglie lo sguardo e i concerti gratuiti. Quest’anno si esibirà il gruppo rap di Scampia, Luna Nera, seguiti dall’attesissima star di X Factor, Marco Mengoni.
Se però state cercando un Capodanno alternativo, allora vi suggerisco di calarvi nell’atmosfera degli anni’30 con un salto temporale unico al Chicago Club di Napoli: qui si organizza l’evento ‘Please don’t tell’, ispirato agli anni americani del proibizionismo con animazione, coreografie speciali e musica. Il 5 dicembre 1933, infatti, in America si sanciva la fine del XVII emendamento, che proibiva produzione e consumo di bevande alcoliche: a 77 anni di distanza, Napoli festeggia con un evento particolare, in sottofondo la musica degli ElecrtoSwing e il dress code rigorosamente anni’30.
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