Vietato fumare all’aria aperta: è legge.
Per gli amanti della sigaretta all’aria aperta da oggi, a San Francisco, a Los Angeles e nelle altre città californiane, la vita diventerà difficile. E’ passata in Parlamento la legge sul divieto di fumare nei luoghi pubblici dove, il fumo, potrebbe arrecare danno a chi frequenta spiagge o parchi.
E’ atteso per i prossimi giorni il responso del Senato sul provvedimento antifumo varato da Arnold Schwarzenegger, governatore salutista ma che non rinuncia al fumo, non quello delle sigarette ma dei sigari.
La legge scatena le polemiche anche negli altri Stati degli Usa. L’ex Terminator, che ha fortemente voluto la misura anti-fumo, è entrato in contrasto con i rappresentanti del suo partito. I repubblicani infatti, trovano il provvedimento troppo restrittivo. La legge vieta di fumare le sigarette sia sulle spiagge che nei parchi naturali, i trasgressori saranno sanzionati con una multa da 100 dollari, che potrebbero diventare il doppio o il triplo. Sono 278 i luoghi dove sarà interdetto il fumo. Per gli spazi pubblici in cui il divieto non è ancora operativo è imposto ai fumatori di non avvicinarsi ai non fumatori a una distanza inferiore agli 8 metri. La promotrice della legge, la democratica Jenny Oropeza, sostiene che solo così scompariranno i mozziconi di sigarette dai parchi, causa anche, troppo spesso, di incendi, piaga mai risolta del territorio californiano. Ma le voci di protesta aumentano: i produttori di tabacco insieme alle associazioni smoke free e Citizen freedom reclamano il diritto di fumare liberamente all’aperto. A difesa del provvedimento, i sostenitori del no smoke impugnano le statistiche dei danni provocati dal fumo: 5 mila morti per disfunzioni cardiache e circa 3 mila morti per cancro, in maggioranza ai polmoni, tra i cittadini americani. Sono numeri che spaventano ma che non dissuadono gli incalliti fumatori a spegnere definitivamente la sigaretta.