Se ti chiedi quanto costa un ombrellone con 2 sdraio in spiaggia attento perchè le risposte potrebbero sorprenderti se vai in questa spiaggia.
Sembra ormai un dato di fatto che di anno in anno il costo delle vacanze sia destinata ad aumentare. Secondo alcune rilevazioni fatte da Federconsumatori in particolare su un litorale italiano ci sono aumenti che possiamo definire importanti. Gli aumenti sono stati valutati rispetto al 2022 e in alcune zone raggiungono anche un +17%.
Cara spiaggia, quanto mi costi
Per il 2024 Federconsumatori Calabria ha deciso di andare a guardare di nuovo che cosa è cambiato lungo la costa rispetto a due anni fa. Le rilevazioni sono state svolte su un totale di 77 stabilimenti sparsi nelle cinque province. La provincia con il maggior numero di lidi coinvolti nello studio è Cosenza seguita da Reggio Calabria mentre ultima è Crotone.
Cosenza è anche quella con nove comuni Bandiera blu sui dodici che sono stati coinvolti in tutta la provincia, mentre Crotone ha un comune Bandiera blu sui tre che sono stati coinvolti nell’analisi. Per quello che concerne i prezzi, in Calabria un ombrellone con 2 sdraio può arrivare a costare anche 480 euro per otto giorni se si sceglie una spiaggia a Tropea e si riesce a prendere la prima fila.
Un po’ meno caro, 213 euro sempre per otto giorni, se si sceglie la prima fila a Diamante, provincia di Cosenza, dove però il costo minimo, per una sesta fila nella zona di Praia a Mare, è di 96 euro ancora per otto giorni. In assoluto, si spende meno a Crotone dove l’ultima fila costa in pratica 10 euro al giorno, 80 euro per otto giorni. E sempre Crotone è la provincia in cui otto giorni hanno un costo massimo di 200 euro, il più basso tra quelli che sono stati rilevati se si sceglie l’ottava o la nona fila a Isola Capo Rizzuto.
E non ci sono solo i servizi in spiaggia
La rilevazione di Federconsumatori Calabria si è ovviamente concentrata subito sul costo della vacanza intesa come lettini e sdraio intorno a un ombrellone. Ma ci sono, e lo ricorda la presidente Mimma Iannello, anche tutta una serie di altri costi che vanno ad incidere sulle vacanze. Per esempio gli aumenti dei pedaggi, quelli degli alberghi, anche semplicemente i menù di ristoranti, locali e bar.
Il ragionamento di Iannello però non si ferma solo a quello che può rovinare le vacanze dei turisti italiani e non che decidono di recarsi in Calabria in termini di prezzi ma anche in termini di offerta e di cura dimostrata da parte degli enti locali. La presidente di Federconsumatori Calabria APS, per esempio, sottolinea che sono già pervenute molte segnalazioni riguardo le carenze idriche, l’inquinamento acustico, i parcheggi troppo cari e, indigesta ciliegina sulla torta, il mare sporco.
