Per il Ministro del Turismo Michela Brambilla Milano è una città animal friendly. Così ha dichiarato al Bit, la Borsa Internazionale del Turismo appena conclusasi a Milano, consegnando al sindaco della città Letizia Moratti una targhetta in ricordo del riconoscimento.
Da tempo il Ministro insiste affinché vedere animali nei luoghi pubblici sia una realtà e non solo un speranza per i molti possessori di un animale domestico.
Ma non è stata solo Milano ad essere premiata: sono diversi i comuni che hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale di animal friendly, tra cui Reggio Calabria, Arezzo, Ferrara e Novara. Qui gli animali hanno la possibilità di salire sui mezzi pubblici, entrare nei negozi e nei ristoranti e usufruire di aree per loro appositamente attrezzate; tutto ciò anche per per facilitare chi va in vacanza con gli animali. Ma era davvero necessario?
Riconoscimento speciale ai comuni italiani che si sono adoperati per rendere più facile la vita ai nostri amici animali e sopratutto ai loro padroni. Al Bit di Milano 2011 il Ministro del Turismo Michela Brambilla ha applaudito Milano e altre città italiane consegnando una targhetta che le ha elette città animal friendly.
Sono infatti molti in Italia i possessori di un animale domestico, soprattutto di cani, che spesso devono adattarsi alle regole e ai divieti di accesso agli animali in alcuni luoghi pubblici. Anche in viaggio si possono verificare dei piccoli disagi per chi porta con sé il proprio amico a quattro zampe, sempre di più considerato come un vero e proprio membro della famiglia.
Fin qui nulla di male, ma, dopo l’incoronazione di queste città sorge spontanea una domanda: era davvero necessario? Che ci siano luoghi appositamente pensati per gli animali, come ad esempio le spiagge per cani, va bene a tutti: anche loro in fondo hanno bisogno di un po’ di libertà. Ma che gli animali abbiano la priorità sull’uomo, desta molte perplessità e polemiche. Come la mettiamo, ad esempio, con le barriere architettoniche che molte città ad elevato flusso turistico come Firenze ancora hanno? O con chi spesso rinuncia ad un viaggio per mancanza di denaro o a visitare un museo perché il biglietto d’ingresso è troppo caro?
Con tutto il rispetto per gli animali, forse è l’uomo ad aver bisogno di più spazi per far correre la propria mente e i propri interessi ed è lì che bisognerebbe investire. O si avranno cani e gatti felici, ma padroni profondamente infelici.
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