Dovranno sborsare 150.000 rupie, l’equivalente di poco meno di nove euro.
Un “dazio” per entrare a Bali, ma anche un sostegno al turismo locale e un aiuto a preservare la natura indonesiana. È l’idea proposta per visitare la città esotica che ogni anno seduce 4,8 milioni di turisti. A Bali, così come a Venezia o in Nuova Zelanda, per visitare la città bisognerà così pagare un ticket, che ammortizzerà l’overtourism e attrarrà invece solo viaggiatori realmente motivati.
Bisognerà sborsare 150.000 rupie per visitare Bali nel 2024. La proposta, avanzata già lo scorso anno, entra nel vivo chiedendo ai turisti e viaggiatori di pagare circa 9 euro per mettere piede a Bali. Secondo le autorità, questa soluzione servirebbe a “tutelare l’ambiente e preservare la cultura di una delle mete considerate imperdibili da molti vacanzieri”.
Stando ai dati Bbc, si contano circa 4,8 milioni di turisti sbarcati a Bali tra gennaio e novembre 2023. Il turismo è il settore trainante dell’economia indonesiana, in particolare di Bali, prima della pandemia il Pil del Paese si reggeva solo sul terziario. Per dare un sostegno alle entrate del Paese, dal 2024 i turisti stranieri che mettono piede nel Paese dovranno perciò pagare un ticket d’ingresso: si tratta di una sorta di “tassa” di arrivo da saldare all’ingresso nel paese tramite il sito “Love Bali”.
Bali è uno dei più grandi rifugi tropicali del mondo. Un paradiso per chi cerca l’avventura e un santuario spirituale in una sola soluzione. È la meta privilegiata dei surfisti, considerato che l’isola offre numerosi spunti per un break di livello mondiale. Bali è conosciuta anche e soprattutto dagli appassionati di yoga: per esempio Ubud è diventato uno dei centri mondiali dello yoga, anche se il ritrovo edonistico e hipster di Canggu sta guadagnando successo.
Se preferite l’avventura, potrete fare un viaggio attraverso la campagna da Ubud a Sidemen, che vi regalerà una delle strade più belle di Bali: una passeggiata adrenalinica attraverso ripidi burroni, risaie scintillanti e villaggi fioriti vi rimarrà certamente impressa. Mentre la costa meridionale colpita dalle onde di Bali attira migliaia di surfisti, i subacquei giramondo sono spesso stupiti di riuscire a fare lungo la riparata costa settentrionale immersioni da veri e propri professionisti.
Quanto a “spiritualità”, non dimenticate i bellissimi templi sul mare che caratterizzano la zona. Mentre Besakih è il tempio madre degli indù balinesi, il tempio di Uluwatu è probabilmente l’attrazione religiosa più famosa per i visitatori. Ed è comprensibile, data la sua posizione davvero mozzafiato su una scogliera sopra le barriere coralline infrante dalle onde di uno degli anfiteatri di surf più impegnativi al mondo.
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