Uno strano esemplare è stato avvistato dopo 25 anni da alcuni scienziati al largo della Tasmania. In passato gli esperti lo avevano individuato solo due volte.
Che gli oceani siano habitat naturali straordinari e misteriosi è un fatto oramai assodato. Tra le profondità marine infatti sono infinite le specie ancora non conosciute dall’uomo e altrettanto infinite sono le dinamiche che permettono ad alcuni esemplari di sopravvivere anche a profondità impensabili per qualsiasi creatura vivente.
Eppure sono tantissime le specie che vivono oltre i 3000 metri come per esempio il pesce mandibola, il pesce blob o il pesce lumaca che pare vivere a ben 8.336 metri di profondità.
Di recente, invece, a soli 300 metri circa dalla superficie del mare un gruppo di ricerca ha osservato un animale di cui non si avevano notizie da quasi 25 anni.
Avvistato dopo 25 anni un raro esemplare in Tasmania
Siamo in Tasmania, per la precisione nelle vicinanze delle coste del versante nord-est dell’isola di Flinders. Proprio qui i ricercatori della RV Investigator hanno avuto la fortuna di scovare un animale molto raro avvistato per la primissima volta solo 25 anni prima.
Si tratta di un Pezichthys compressus, comunemente noto come pesce mano dal corpo stretto. Questa specie era apparsa nel 1986 in Australia: gli autori dell’avvistamento, allora, furono i ricercatori della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization CSIRO.
Un altro avvistamento si era poi verificato dieci anni dopo, nel 1996, nei pressi dello stretto di Bass. Da allora, del pesce non vi era più stata alcuna traccia.
Questo fino a qualche tempo fa quando gli scienziati, intenti nello studio degli effetti del cambiamento climatico sugli oceani, hanno individuato uno strano pesce camminare sui fondali utilizzando le pinne.
Il pesce mano dal corpo stretto
In un primo momento, i ricercatori non erano del tutto sicuri di ciò che stavano osservando. Le immagini tra l’altro non erano ben definite. In seguito, la dottoressa Candice Untiedt (ecologista marina) e Carlie Devine (tecnico di ricerca a bordo della nave) sono riusciti a identificare l’animale avvistato.
Di che cosa si trattava? Dello sfuggente pesce noto come handfish. La specie in questione tuttavia non può essere ancora definita con certezza. Fino a oggi, infatti, il pesce mano dal corpo stretto si è palesato agli esperti solo pochissime volte e in aree del tutto differenti tra loro.
Esemplari in via di estinzione
In ogni caso, pare che al mondo esistano almeno 14 specie di pesci mano e che la metà siano provenienti della Tasmania. Ma cosa sono nello specifico i pesci stretti?
Si tratta di creature che prediligono vivere nelle profondità marine, in prossimità dei fondali. Proprio qui questi curiosi esemplari, anziché nuotare come tutti gli altri pesci, camminano aiutandosi con le loro pinne che assomigliano a mani umane. Questi animali sono estremamente rari da avvistare e alcuni di questi sono persino a rischio estinzione.
É il caso del pesce mano maculato, una creatura dalle piccole dimensioni endemica del mar di Tasman. Raggiunge appena i 15 centimetri di lunghezza e riconoscerla è piuttosto facile. La sua livrea infatti è caratterizzata da piccole macchie marroni su uno sfondo chiaro.
Il Brachionichthys hirsutus fa parte della Lista Rossa IUCN nella quale è classificato come in pericolo critico di estinzione. Per questo, l’animale è protetto dal Tasmanian Living Marine Resources Management Act del 1995, il quale ne proibisce la pesca.