Il nostro Paese è interessato da un’importante diminuzione di abitanti nel nord Italia, che in tanti stanno denominando gelo demografico.
Questo fenomeno che sta colpendo l’Italia e che gli esperti prevedono che non si arresterà. Tutti i dettagli di quello che si sta verificando e quali sarebbero le previsioni da qua al 2040 secondo un recente studio che preoccupa in molti.
La diminuzione degli abitanti nel nord Italia
L’Italia è un Paese sicuramente molto popolato e tra le varie regioni c’è questa che è la più popolata di tutti. L’Italia è anche il Paese in cui il numero di abitanti sta diminuendo e dove ci sono più anziani che bambini. Ma i motivi di ciò? Sono davvero tantissimi. Il calo delle nascite potrebbe essere dovuto principalmente ai problemi economici riscontrati dai giovani di oggi. Naturalmente c’è anche chi liberamente decide di non procreare perché non ha l’istinto genitoriale e perché vuole maggiore libertà; c’è anche chi purtroppo desidera un figlio ma non può averlo per ragioni biologiche o perché non ha un partner.
Ma c’è anche chi desidera un figlio e si rende conto di non poterlo mettere al mondo per ragioni economiche. Con adulti considerati ancora giovani a 30 anni, occupati a studiare o a fare un’eterna gavetta che sembra non trasformarsi mai in un lavoro gratificante e ben retribuito, l’idea di mettere su famiglia sembra un vero e proprio miraggio. Quando si parla si precarietà, di adulti che ancora vivono in un appartamento condiviso costosissimo, sembra davvero assurdo potersi figurare la prospettiva di una vita di coppia con figli appagante. E difatti in Italia si fanno sempre meno figli e la popolazione sta diminuendo. Ecco quali sono le previsioni degli esperti per il 2040.
Arriva il gelo demografico
Gli esperti parlano di gelo demografico o di glaciazione per definire la situazione demografica italiana, specialmente nel nord del nostro Paese. Si prevede che entro il 2040, la popolazione del settentrione del nostro Paese vedrà diminuire ben 2,3 milioni di abitanti. Quindi dai 27,4 milioni si dovrebbe passare ai 25,1 milioni. In base a quanto riportato da Il Messaggero, a vedere il calo maggiore sarà la regione della Lombardia, che conterà ben 673 mila abitanti in meno.
Diminuiranno anche le popolazioni del Piemonte (-493mila) e del Veneto (-387mila). Cioè si dovrebbe ripercuotere praticamente su ogni ambito della vita e soprattutto sul mercato interno, che diventerebbe minore, sui consumi e sugli investimenti che potrebbero diventare più bassi e inferiori. Ad affermare ciò, come riportato sempre dalla fonte già citata, sarebbe uno studio della Fondazione Nordest. Le istituzioni dovrebbero prendere seriamente il problema andando ad agire là dove i nostri giovani adulti hanno più problemi: il lavoro e gli stipendi e i costi degli affitti e delle utenze.
