Arcipelago delle isole Pontine: come mai è meta preferita dei romani?

È un piccolo paradiso situato nelle acque del Tirreno. Ponza racchiude in sé tutti i pregi di un’isola bagnata da uno splendido mare, combinando perfettamente le tante attività ricettive, che animano la movida serale e rispondono alla richiesta turistico-balneare, ad ampie porzioni di territorio ancora incontaminato nel quale flora e fauna si fondono in un equilibrio perfetto con calette e rocce di origine vulcanica.

Ventotene
Ventotene una delle principali isole dell’arcipelago – viaggi.nanopress.it

Insomma di motivi per decidere di trascorrere solo qualche giorno o una lunga vacanza sull’isola Pontina sono tanti. Non è certo un caso che molti romani decidano di raggiungerla imbarcandosi da Anzio, Terracina o anche da Formia, con un viaggio in traghetto o in aliscafo della durata da un minimo di 1 ora e 20 minuti a un massimo di 2 ore e 30 minuti.

Ponza non è altro che l’isola più grande di un piccolo arcipelago che comprende: Ventotene, Santo Stefano, Zannone, Palmarola e Gavi.

Tra storia e bellezze naturali

Ventotene conserva intatti segni dell’epoca romana, grazie alla presenza di antiche cisterne, la peschiera, il porto romano e i resti di Villa Giulia, offre un mare da sogno; altrettanto affascinante è l’isola di Santo Stefano sulla quale è situato il carcere borbonico di forma circolare, con 99 celle, fatto costruire intorno al 1794 da Federico IV, è raggiungibile solo in barca, insieme a Ventotene è Riserva Naturale e Area marina Protetta.

Gavi: meta richiesta per immersioni da sogno

Gavi è un isolotto con territorio roccioso, abitato solo dai proprietari dell’unica casa presente, non ha spiagge, ma offre uno spettacolo meraviglioso agli amanti di immersioni visto che i suoi fondali sono caratterizzati da roccia vulcanica.

Vegetazione ricca e rigogliosa a Palmarola

Palmarola, invece, è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e deve il suo nome a una palma nana, unica palma originaria dell’Europa, che vi cresce selvatica, è abitata soprattutto da isolani che durante il periodo estivo si trasferiscono nelle case realizzate nelle grotte e sarebbero una decina. Qualora i turisti volessero soggiornarvi è presente un hotel e ristorante ‘O Francese’ che custodisce una storia tanto curiosa quanto affascinante di un ponzese che aveva deciso di trasferirsi a vivere in Francia, portando con sé l’amore per la sua isola. Un legame inscindibile che lo ha indotto a fare ritorno a Palmarola insieme alla famiglia, dove negli anni ’60 ha dato vita alla realtà ricettiva oggi estremamente rinomata.

Palmarola
Palmarola, l’isola che deve il suo nome a una palma nana – viaggi.nanopress.it

Natura incontaminata sull’isola di Zannone

Zannone, l’ultima delle isole che compone l’arcipelago Pontino. in passato era abitata da due guardiani del faro a Capo Negro, ma l’automazione del faro ha reso superflua la presenza di persone. Dal 1979 è entrata a far parte dell’area protetta del Parco del Circeo anche se amministrativamente dipende da Ponza. La natura è incontaminata e non è possibile soggiornarvi, non ci sono strade o porti, può essere raggiunta solo da Ponza con barca privata o tramite cooperative di barcaioli

 

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