Gli archeologi hanno scoperto un ingresso nascosto vicino alle piramidi di Giza: di cosa potrebbe trattarsi.
Un gruppo di archeologi ha scoperto una struttura a forma di L nascosta in un cimitero vicino alla Grande Piramide di Cheope a Giza, entrambe costruite circa 4.500 anni fa. Scopriamo, dunque, insieme di cosa potrebbe trattarsi, in base agli studi fatti dagli esperti.
Antico Egitto, trovato ingresso nascosto
Il gruppo, composto da ricercatori dell’Istituto nazionale egiziano di ricerca in astronomia e geofisica e della Higashi Nippon International University e della Tohoku University in Giappone, ha scoperto l’anomala “area vuota” scansionando la superficie del Cimitero occidentale di Giza con una tecnologia di penetrazione del suolo. Scopriamo, dunque, insieme cosa hanno scoperto in merito alla struttura collegata all’Antico Egitto.
Il luogo di sepoltura era riservato ai membri della famiglia reale di re Khufu e agli alti funzionari, che erano sepolti in tombe funerarie chiamate mastaba. La nuova scoperta è circondata da queste strutture, tutte costruite in un allineamento regolare, ma non sono stati effettuati scavi importanti in questa insolita area vuota.
Anche altre aree del Cimitero Occidentale sono state – per molto tempo – un importante sito di scoperte archeologiche, nelle quali, infatti, sono state ritrovate mastabe risalenti alla IV-VI dinastia. A queste, inoltre, si affiancano anche la statua seduta in basalto del nano Perniankh e la statua in calcare di Kapunisut Kai che hanno permesso di scoprire ulteriori dettagli sulla storia sia delle Piramidi di Giza che, in generale, della vita che si conduceva nell’antico Egitto.
Secondo il rapporto del team Archaeological Prospection , pubblicato il 4 maggio, “la struttura che causa le anomalie potrebbe essere costituita da pareti verticali di calcare o pozzi che conducono a una struttura tombale. È necessaria, ad ogni modo, un’indagine più dettagliata per confermare questa possibilità“.
L’aspetto della struttura
Possono già confermare che la struttura è di circa 10 metri per 15 metri, ubicata ad una profondità di 0,5-2 metri, riempita di “sabbia omogenea“, il che suggerisce che sia stata riempita solo dopo la sua costruzione. Un’altra anomalia è stata ritrovata ad una maggiore profondità, che potrebbe far riferimento ad un ingresso di una tomba che conduce a un’altra camera.
La ricerca è iniziata nel 2021, quando è stata condotta un’indagine geofisica utilizzando il radar a penetrazione del terreno e la tomografia di resistività elettrica. Queste scoperte sono state rivelate dopo due anni di indagini intensive, il tutto senza iniziare lavori di scavo.
“Riteniamo che la continuità della struttura superficiale e della grande struttura profonda sia importante“, ha aggiunto il team nel rapporto. Per accertarne il vero significato, ad ogni modo, gli stessi esperti raccomandano che sia effettuato uno scavo più completo quanto prima possibile.