Dopo secoli, nell’Antico Egitto, hanno scoperto che cosa contiene la tomba di Tutankhamon. Si ipotizza che fosse impregnata di radioattività, è tutto vero?
L’ipotesi che la tomba di Tutankhamon fosse impregnata di radioattività ha scatenato diverse controversie riguardo lo studio che propone questa teoria alquanto strampalata.
Ross Fellowes, uno studioso interessato a questo enigma, ha pubblicato recentemente il suo elaborato su una rivista scientifica intitolata Journal of Scientific Exploration e l’articolo è intitolato proprio The Pharaoh’s Curse: New Evidence of Unusual Deaths Associated With Ancient Egyptian Tombs.
Il contenuto di tale articolo è diventato oggetto di dibattito ed ha acceso i riflettori su un tema decisamente affascinante ma alquanto improbabile.
Lo studio di Fellowes parla anche delle leggende riguardo le maledizioni dei faraoni alimentate dal mistero che avvolge le morti sospette di tutti coloro che hanno avuto a che fare con la scoperta della tomba di Tutankhamon.
Secondo lo studio materiali radioattivi sono stati depositati all’interno delle tombe per dissuadere i profanatori. Ma questa è una teoria tanto fantasiosa quanto priva di fondamento storico.
Nonostante ciò, l’articolo di Fellowes ha attirato l’attenzione di svariati media, arrivando in cima a numerose home page giornalistiche.
Cosa contiene realmente la tomba di Tutankhamon? Scoperta nell’Antico Egitto
La credibilità dello studio di Fellowes è altamente discutibile ed il Journal of Scientific Exploration, rivista sul quale è stato pubblicato l’articolo, non gode di una reputazione accademica particolarmente solida, anzi.
Il peso di questo studio in ambito scientifico infatti è trascurabile. Ross Fellowes inoltre sembra essere abbastanza inaffidabile dal punto di vista accademico.
Il problema principale risiede proprio nella premessa dell’indagine. La leggenda della maledizione del faraone infatti si basa su morti misteriose che sono legate alla scoperta della tomba di Tutankhamon.
Un’analisi delle date delle morti degli individui che sono stati coinvolti con tale tomba, svela che molte di esse sono state causate da cause naturali, motivi ben lontani da una presunta maledizione.
Douglas Erith Derry, coinvolto nell’autopsia del corpo Tutankhamon, visse fino ad età avanzata mettendo in dubbio ulteriormente l’ipotesi di una maledizione.
Lo studio che propone la teoria della radioattività della tomba di Tutankhamon quindi, è presentata come una narrazione molto affascinante ma decisamente carente di basi solide e scientifiche.
La pubblicazione di questo studio su una rivista poco autorevole e tutte le incertezze che sono legate all’autore gettano ancor di più un’ombra di scetticismo su questo argomento. Già avvolto dalla leggenda e dal mistero di suo.