Antartide. Lo scioglimento del ghiacciaio Thwaites è un allarme catastrofico. Tuttavia, gli scienziati hanno messo in evidenza un dato che nessuno avrebbe mai potuto immaginare
Già da parecchi anni gli scienziati non fanno altro che portare all’attenzione pubblica il gravissimo pericolo del cambiamento climatico. Il progredire generale delle temperature, infatti, sta comportando lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente innalzamento annuale del livello del mare.
É un problema che riguarda indistintamente tutte le nazioni del mondo, servono interventi incisivi da parte delle organizzazioni politiche e lo sforzo della comunità mondiale nella sua interezza.
Cosa si è scoperto sul ghiacciaio più grande del’Antartide, il Thwaites
Il ghiacciaio più grande dell’Antartide è il Thwaites. Si trova nella Terra di Marie Byrd sulla Costa di Walgreen ed è intitolato a Fredrik Thwaites, eminente geologo. Per farvi un’idea delle proporzioni del luogo pensate che è grande, più o meno, quanto tutta la Gran Bretagna o la Florida. Capirete bene, quindi, cosa possa voler significare il suo scioglimento: una catastrofe ecologica di dimensioni spaventose.
Ebbene, i ricercatori del British Antarctic Survey e della Cornell University hanno messo a punto un monitoraggio costante dell’area con mezzi tecnologici iper moderni attraverso robot con telecamere sottomarine. Il suo nome è Icefin, di forma simile a un siluro, capace di accedere ad aree precedentemente quasi impossibili da rilevare. Si sono potute così registrare informazioni sulla temperatura e sulla salinità dell’acqua, nonché sulle correnti oceaniche.
Si è scoperto che, anche se il ghiacciaio si sta ritirando, il tasso di scioglimento sotto gran parte della parte della piattaforma era inferiore al previsto. Ciò sta accadendo grazie a strato di acqua più fredda che scorre alla base del ghiacciaio stesso.
Non significa che siamo ancora fuori pericolo. “Quello che abbiamo scoperto è che nonostante piccole quantità di scioglimento c’è ancora un rapido ritiro del ghiacciaio, quindi sembra che non ci voglia molto a rompere l’equilibrio del ghiacciaio”, ha detto un portavoce del team di ricerca, lo studioso oceanografico Peter Davis.
Tuttavia, gli scienziati hanno fatto una seconda scoperta sorprendente. Si sono resi conto della presenza di un paesaggio glaciale sottomarino molto più complesso del previsto, dominato da crepacci simili a scale che attraversano tutta la piattaforma di ghiaccio. Proprio in queste aree lo scioglimento è stato più rapido. L’acqua qui è più calda e salata, stata in grado di incanalare e allargare fessure e crepacci. Ciò può diventare il principale fattore scatenante del collasso del Thwaites.