Massicce ed anomala invasione di mosche ha colpito un Paese europeo. Scopriamo perché si è sviluppato tale fenomeno.
Nel corso del mese di maggio 2024, la Galizia è stata sottoposta ad una vera e propria invasione insolita di mosche che ha tormentato un bel po’ tale territorio spagnolo. Secondo quanto riferiscono gli esperti, ciò è avvenuto a causa dei cambiamenti climatici che sempre più spesso incidono sul comportamento degli animali, ma non solo. Scopriamo, dunque, insieme le cause che soggiacciono a questo fenomeno.
Invasione di mosche in Galizia
La Galizia – nel corso del mese di maggio 2024 – è stata invasa da sciami di mosche, un fenomeno che gli esperti hanno spiegato puntualmente e che hanno collegato al cambiamento climatico che la Spagna, ma, in generale, l’intero mondo, sta affrontando da una serie di anni.
Gli effetti dei cambiamenti climatici, infatti, incidono moltissimo sul comportamento degli insetti, che sono propensi a cambiare il proprio comportamento anche a causa dell’uso sempre più massiccio di fertilizzanti nelle pratiche agricole. Per questo motivo, tutto ciò favorisce la proliferazione della specie.
Nello specifico, a Tomiño, comune della provincia di Pontevedra, è stata l’aria più colpita di tutto il territorio, tant’è che. Come affermato anche dalla sindaca del posto, Sandra González, tale invasione non solo ha portato dei problemi a livello di gestione della vita quotidiana, ma anche attecchito alla salute psicologica della cittadinanza.
Un fatto ingigantito dai media
Non tutti i sindaci galiziani – però – hanno espresso tale preoccupazione, tant’è che alcuni hanno minimizzato l’evento affermando che i media lo hanno ingigantito troppo, anche se c’è da dire che secondo un rapporto della Federazione galiziana dei comuni e delle province. Sarebbero state ben 20 le aree tra Pontedera, la Coruña, Ourense e Lugo, colpiti da questa invasione massiccia di mosche.
Gli esperti, ad ogni modo, hanno fornito una propria spiegazione al riguardo di tale fenomeno. In particolare, un gruppo di ricerca dell‘Università di Vigo ha affermato che i cambiamenti climatici, nonché le pratiche agricole che sono state attuate nel corso del tempo e che risultano inadeguate per l’ambiente, avrebbero – nei fatti – scatenato questo tipo di proliferazione insolita degli insetti.
Inoltre, ad incidere su tale situazione, sarebbe stato anche l’eccessivo caldo e l’umidità estrema che hanno creato, di conseguenza, l’ambiente perfetto per la deposizione delle uova delle mosche. E, di conseguenza, con la schiusura più veloce delle larve, che hanno, quindi, incrementato il numero di esemplari della specie che, poi, si è riversata all’interno delle città invadendole, sotto forma di sciame.
Ad incrementare, infine, questa specie, inoltre, anche i fertilizzanti, che sono spruzzati direttamente sul terreno e sul quale restano per settimane, creando- dunque – l’habitat perfetto per favorire la riproduzione delle mosche.