Non serve andare in America per percorrere il Grand Canyon, è sufficiente raggiungere una regione del centro Italia.
Anche l’Italia, tra le sue bellezze naturali, offre uno spettacolo molto particolare in cui immergersi per una passeggiata rigenerante. Si trova in Umbria, una regione dal territorio variegato che va dalle colline alle montagne rocciose fino al mare.
Una regione che accoglie con i suoi borghi medievali, la sua storia, i suoi paesaggi immersi nella natura, il tutto avvolto da un alone di profonda spiritualità. E uno dei luoghi in cui vale la pena passeggiare è in un canyon naturale scavato nel tempo dalle acque del fiume.
Un lavoro paziente, quello dell’acqua, durato secoli e che, oggi, regala ai visitatori un panorama stupendo. Il punto di partenza per addentrarsi in questa oasi naturale è Titignano, un borgo medievale situato nel comune di Orvieto.
Il borgo affonda le sue radici nel lontano 937. Faralfo, un discendente dei Montemarte, una famiglia francese, fondò un piccolo villaggio. Con il tempo, il borgo fu oggetto di contesa tra i guelfi e i ghibellini.
Nel 1838 venne assegnato definitivamente ad Orvieto. Il castello che troneggia dall’alto della collina, oggi è una struttura ricettiva. Da lì è possibile spaziare sull’intera vallata e sul lago di Corbara.
Un bacino artificiale la cui costruzione risale agli anni ’60 per fornire energia elettrica alle zone circostanti. Dal lago si possono visitare alcune grotte come Grotta Bella e Grotte della Piana.
Ed anche alcuni edifici storici di culto come l’Eremo della Pasquarella e il Convento francescano di Sant’Angelo di Pantanelli. Il percorso per raggiungere il canyon è un sentiero sterrato avvolto da cipressi e vigneti.
Durante il cammino si incontra un altro castello che, purtroppo, è solo un rudere, il castello di Montemarte. Si sale a quota 411 metri e si arriva nel punto panoramico della Roccaccia, un altro rudere di un antico castello.
Da qui si può ammirare uno splendido panorama sul lago di Corbara e sulle Gole del Forello, il canyon naturale scavato dalle acque del fiume Tevere. Le sue pareti rocciose raggiungono un’altezza di 200 metri e sono ricoperte da una fitta vegetazione.
Sono caratterizzate da voragini circolari e profonde, da inghiottitoi e grotte che hanno avuto origine dalla natura calcarea dei rilievi. Pareti che risalgono all’epoca del Terziario e del Quaternario e che circondavano il lago Tiberino.
E’ un percorso adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini a seguito. Copre circa 7 chilometri, compreso il ritorno. La natura che si incontra è selvaggia e i suoi rumori avvolgono i visitatori durante il cammino. Una passeggiata da regalarsi per rigenerare il corpo e la mente all’interno del Parco Fluviale del Tevere.
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