Allerta zanzare, la preoccupazione degli esperti: dove rischia di arrivare la febbre rossa

Un problema che aumenta con l’arrivo della stagione calda è quello dell’allerta zanzare. Questa volta a preoccupare gli esperti una particolare febbre rossa. Scopriamo dove potrebbe diffondersi.

Allerta invasione zanzare
Allerta invasione zanzare – viaggi.nanopress.it

Se l’estate ha sicuramente numerosi aspetti che la rendono la stagione preferita della maggior parte di noi, ha almeno una controparte negativa. L’annoso problema delle zanzare che non ci lasciano dormire di notte, ci riempiono di morsi, spesso sono un problema anche per i nostri animali domestici. Un problema che cerchiamo stagionalmente di combattere con vari metodi, di norma a larga scala come le disinfestazioni territoriali e con prodotti da banco a livello casalingo. Quello del prurito però potrebbe non essere l’unico risvolto spiacevole che preoccupa gli esperti in questo periodo.

Allerta zanzare, l’arrivo della febbre rossa

Lo scorso anno, questa malattia portata dalle zanzare denominata “febbre rossa” o “Dengue” aveva creato una vera psicosi a Singapore. Basti pensare che nel mese di giugno si registravano in città più di 11.000 casi, il doppio del 2021.

In realtà sebbene circoli da molti anni, il picco di questa infezione è stato registrato nel 2019, con 5 milioni di contagi in tutta l’Asia, al punto che l’Oms l’ha definita una “malattia endemica in oltre 100 paesi”.

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Allerta zanzare – viaggi.nanopress.it

Di che si tratta? Una febbre che viene trasmessa all’uomo dalla zanzara Aedes Aegypti nota anche come zanzara della febbre gialla o dalla Aedes albopictus, ovvero la celebre zanzara tigre. Il virus Dengue si articola in quattro diverse varianti identificate come Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4.

Come si trasmette? Arriva all’uomo tramite puntura da insetto. Non c’è mai contagio tra esseri umani, ma una volta entrati in contatto con la zanzara infetta sono necessari dai 2 ai 7 giorni di incubazione per manifestare la malattia.

Dove potrebbe diffondersi la “febbre spaccaossa”

Se negli ultimi anni i casi di questa “febbre spaccaossa” si erano limitati solo all’Asia, ora sembra che il virus potrebbe aver già raggiunto l’Europa. In passato nel nostro paese in occasione di alcuni casi registrati (cittadini di ritorno da viaggi all’estero), alcune città come Pisa, Modena, Brescia, avevano messo in atto delle bonifiche con relativa disinfestazione.

Le ultime notizie preoccupanti parlano però di alcuni focolai registrati in Francia, segno dunque che la febbre rossa si stia diffondendo anche nei territori più vicini a noi. Tra i vari casi quello che ha destato più sospetti è la storia di una turista inglese che dopo una vacanza in Costa Azzurra ha mostrato sintomi di questa malattia.

Inizialmente i medici che l’avevano in cura non sono stati in grado di formulare una diagnosi precisa. A confermare la febbre rossa le analisi effettuate dal Rare Imported Pathogens Laboratory. A quanto pare la donna francese è solo uno dei 30 casi registrati nel sud della Francia. Di questi alcuni sembrano siano manifestati da pazienti che però non sono stati all’estero. In Italia sono stati registrati fino ad oggi pochissimi casi, tutti però legati a persone di ritorno da viaggi in zone esotiche.

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Bonifica della zanzare aedes – viaggi.nanopress.it

Evidentemente secondo gli esperti il cambiamento climatico ha favorito la sopravvivenza delle zanzare portatrici anche in Europa. Questo tipo di insetti vive bene in zone subtropicali, ma appare ormai evidente come le temperature da record registrate anche in zone vicino a noi, abbiano permesso lo sviluppo soprattutto della zanzara Aedes.

In soldoni, un’altra tremenda conseguenza dell’inquinamento e dell’azione umana.

Allerta zanzare, i sintomi dell’infezione da virus Dengue

La Dengue, “febbre spaccaossa” o febbre rossa è pericolosa? Considerato il soprannome che le è stato dato, certo contrarla non è una passeggiata. Gli esperti parlano però di un tasso di mortalità molto basso attorno all’1% dei casi. I ricoveri si sono resi necessari nell’1,5% dei casi e sempre per difficoltà respiratorie e talvolta emorragie.

Va detto però che il 75% delle persone che contraggono la malattia rimane asintomatico, ma in caso di seconde infezioni la risposta immunitaria si è rivelata importante. Entrare in contratto con la Dengue non protegge dalle altre varianti. Non esiste al momento una cura specifica, i pazienti vengono trattati con una profilassi simile a quella di altri febbri infettive.

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febbre spaccaossa in francia

Come si manifesta? I casi studiati fino ad oggi ci parlano di sintomi comparsi poco prima di una settimana dalla puntura e abbastanza invalidanti: vomito e nausea, fortissimi dolori muscolari, ed importanti emicranie. Spesso anche importanti eruzioni cutanee. I bambini nella maggior parte di casi non mostrano nessuno di questi sintomi tranne la febbre alta. Per la corretta diagnosi è necessaria un’analisi del sangue.

Sono al vaglio dei vaccini, ma al momento nulla di certo è stato comunicato. Si può cercare di prevenire il contatto con le zanzare infette con le solite accortezze che osserviamo durante l’allerta zanzare estiva: repellenti sia sul corpo che in casa, utilizzo di zanzariere, indossare abiti lunghi in caso di permanenza in posti umidi e caldi che favoriscono la crescita degli insetti.

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