Alghe, se noti questo dettaglio sono tossiche: stanne alla larga

L’aumento delle alghe tossiche deriva soprattutto dal cambiamento climatico. Bisogna fare attenzione a specifici dettagli. Ecco quali. 

Alghe tossiche in mari e fiumi
Alghe, se noti questo dettaglio sono tossiche: stanne alla larga (viaggi.nanopress.it)

A causa del cambiamento climatico emergono sempre di più, dal mare, vari tipi di alghe tossiche che possono essere pericolose, sia per la salute dell’uomo, che per quella degli animali. Per questo motivo, è molto importante saperle riconoscere, in base a specifici dettagli. Scopriamo, dunque, insieme di quale si tratta.

Alghe tossiche, particolare proliferazione in Nuova Zelanda

Pare che – negli ultimi tempi . siano particolarmente prolificate alghe tossiche all’interno delle acque dei fiume e dei laghi della Nuova Zelanda, secondo quanto riportato dal NIWA.

Tale fenomeno, ad ogni modo, deriva dalle temperature sempre più alte che attraversano il Paese, il quale vive costantemente una perenne estate. Di conseguenza, dunque, la natura reagisce ai cambiamenti climatici a cui è sottoposta.

Cianobatteri
Cianobatteri nelle acque della Nuova Zelanda (viaggi.nanopress.it)

Tale clima, dunque, ha creare l’habitat perfetto per la nascita di nuove specie, definite cianobatteri. Bisogna, comunque, fare attenzione a questa tipologia di alghe, in quanto possono produrre tossine che, nei fatti, hanno la capacità di danneggiare la salute, sia delle creature marine che quella degli esseri umani.

L’allarme degli esperti

L’ecologo algale Karl Safi, dunque, sta monitorando la situazione attentamente da diverso tempo, in modo da tenerla sotto controllo, attraverso analisi e campionature delle fonti d’acqua, che sono i luoghi in cui stanno proliferando queste specie di alghe tossiche.

Come lo stesso esperto sottolinea, tale tipologia di alga cresce proprio nelle acque tranquille e calde di laghi e di fiumi e i quali assumono una colorazione blu-verde. Pertanto i torrenti, i fiumi, ma anche laghi poco profondi sono l’habitat ideale per la proliferazione di queste specie, soprattutto poi incentivate dalle temperature alte del clima che attraversa il Paese e, in particolare, nell’Isola del Nord.

Bisogna specificare però una importante caratteristica di queste nuove specie di alghe che crescono in particolare in queste zone della Nuova Zelanda. Infatti, come lo stesso esperto tende a sottolineare, tali alghe, in determinate concentrazioni, svolgono anche un ruolo importante e fondamentale all’interno dell’ecosistema marino.

Nel momento in cui, però, il numero di tali alghe aumenta, iniziano a verificarsi i primi problemi, tra i quali, per l’appunto, c’è c’è la produzione di tossine. D’altronde, infatti, l’esposizione a queste tossine, nonché l’ingerimento delle stesse, può provocare gravi conseguenze sia negli animali che compongono la fauna Marina, sia per la salute dell’essere umano.

Tra i sintomi che si possono riscontrare, nel momento in cui si entra in contatto con questa alga tossica, ci sono ad esempio, mal di testa, diarrea, mal di stomaco, irritazione agli occhi, alla pelle, nonché ai polmoni. Per quanto riguarda gli animali, ad esempio i cani, tali alghe possono anche condurli alla morte.

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