A volte la natura è capace di fare ‘scherzi’ che lasciano esterrefatti. Ci sono creature che appartengono al mondo vegetale che lasciano di stucco per forma e dimensioni, poi ci sono anche arbusti che hanno frutti che… esplodono, proprio come fossero pallottole.
Per quanto strano non è un’invenzione della fantasia, si tratta di un dato di fatto del quale si rende protagonista lo ‘Hura Crepitans’, anche conosciuto come ‘l’albero dinamite’. Un arbusto che cresce in zone tropicali, in particolare nel Nord e Sud America e nella foresta pluviale amazzonica. Appartiene alla famiglie delle Euphorbiaceae e viene considerata una pianta infestante visto che si diffonde rapidamente e si adatta senza problemi a qualsiasi condizione ambientale.
La singolarità dello Hura Crepitans sta nel suo frutto
La singolarità di questa pianta sta nel frutto. Ebbene quando i suoi frutti sono maturi, a differenza di quanto accade per qualsiasi albero dal quale il frutto si stacca, nell’albero dinamite esplodono letteralmente, facendo partire come piccoli missili i suoi semi che raggiungono anche considerevoli distanze.
Come fa a esplodere il frutto
In sostanza il frutto maturo si secca, gli spazi interni di restringono, creando una sorta di pressione interna che provoca l’apertura spontanea dello stesso, ma determinando una pressione tale da dare vita a un vero e proprio scoppio nel quale i semi partono con una velocità che è stata stimata di 70 metri al secondo, raggiungendo distanze anche di 100 metri dall’albero. Questa dispersione, secondo gli esperti, è dettata da una sorta di equilibrio, nel quale la pianta ‘mamma’ non vuole entrare in competizione con il potenziale albero ‘figlio’ e pertanto lo spedisce lontano.
Le caratteristiche della pianta
Lo ‘Hura Crepitans’ può raggiungere anche i 60 metri di altezza, ha foglie grandi e ovate e ha fiori sia maschili sia femminili. Il tronco ha spine che secernono una linfa velenosa, mentre i frutti hanno le sembianze di zucche con una lunghezza che varia dai 3 ai 5 centimetri e un diametro che va dai 5 agli 8 centimetri.
Il legno della pianta era molto usato e lo è tuttora
Il legno di questi alberi veniva utilizzato dagli indigeni per costruire canoe, la linfa velenosa, invece, per caccia e pesca, in quanto vi si avvelenavano le frecce e vi si catturavano i pesci. Ma, ancora oggi il legno di questa pianta viene considerato prezioso per la realizzazione di mobili. I semi, invece, quegli stessi che vengono sparati dal frutto, contengono un olio tossico che, è stato constatato, può essere trasformato in biodisel, mentre quel che resta può essere cotto per realizzare mangime da destinare al nutrimento degli animali.