Due piatti di spaghetti pagati a peso d’oro. Una situazione che ha lasciato sconvolte le protagoniste. Ma con cosa erano fatti?
Quando si esce per andare a mangiare fuori si mette spesso in conto, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo adesso, un conto un po’ più salato del normale. Ma a volte quello stesso conto può risultare realmente sconvolgente. La dimostrazione viene da una storia che gira intorno a uno scontrino. Uno scontrino da oltre 400 euro. 400 euro per quelli che sembrano solo due piatti di spaghetti. E la domanda sorge spontanea: cos’era il condimento per giustificare un prezzo così alto?
Pranzo con brutta sorpresa, due piatti di spaghetti indigesti
Come succede ogni volta quando ci si trova in queste situazioni così particolari, tutto è scaturito da alcune immagini che sono state pubblicate sui social da quelle che erano le dirette interessate. Due turiste di origine giapponese che, a spasso per uno dei luoghi più magici che il nostro Paese ha da offrire, avevano deciso di fermarsi a mangiare. Poi lo scontrino da poco meno di 430 euro. Grande furore e grande sdegno per una cifra ritenuta eccessiva.
E oltre al problema del prezzo esorbitante c’era anche quello della mancia che aveva contribuito a far lievitare un conto che era già piuttosto alto. A ridosso della vicenda il noto ristorante, uno dei più famosi del centro di Roma, era stato attenzionato dalle forze dell’ordine e momentaneamente chiuso per irregolarità nella gestione dell’occupazione del suolo pubblico. A risultare problematica anche la mancia.
La vicenda, ricostruita però poi più nel dettaglio, ha fatto emergere cosa era effettivamente nascosto in quel prezzo: oltre alla pasta, le due turiste giapponesi avevano infatti consumato due secondi con contorno e bevande. Il prezzo, quindi, benchè non dettagliato nello scontrino loro fornito comprendeva tutto ciò che avevano consumato. Comunque un prezzo molto alto ma per qualcosa di più di una forchettata di spaghetti almeno.
La mancia è obbligatoria?
Paese che vai usanza che trovi. E uno degli argomenti più scottanti è la gestione della mancia. In alcuni Paesi del mondo è un obbligo sottinteso. Tra questi il primo esempio che viene in mente sono gli Stati Uniti. Se ti rechi negli USA e mangi in un qualunque ristorante con servizio, nel momento del pagamento ti verrà chiesto anche quanto vuoi mettere di mancia.
Questo perché parte dello stipendio mensile di chi lavora nei locali viene proprio dalle mance. Nel nostro Paese la mancia non è affatto obbligatoria, così come non lo è in altri Paesi che affacciano sul Mediterraneo come Spagna e Portogallo. In Giappone per esempio invece la mancia non esiste e provare a lasciarla è quasi un insulto. In Paesi come l’Indonesia, invece, nonostante non sia un obbligo è comunque accettata da camerieri e personale d’albergo. Sembra un aspetto marginale della vacanza ma è anche giusto informarsi su come comportarsi per rispettare le tradizioni del luogo in cui stai soggiornando.