Roma, la Città Eterna non è solo Piazza di Spagna o il Colosseo, ci sono musei poco conosciuti, ma che racchiudono antichi tesori da vedere.
A Trastevere in via della scala al civico 23 cè la più c’è la più antica farmacia d’Europa, la Spezieria di Santa Maria della Scala. Risale al ‘500 e si trovava al primo piano del convento dei Carmelitani Scalzi. I frati qui hanno preparato farmaci galenici fino al 1954.
In quell’anno la farmacia si trasferì al pianterreno dove è ancora oggi in piena attività. Ubicata vicino a San Pietro un tempo era frequentata da alti prelati tanto da essere chiamata la “farmacia dei Papi”. Il museo è molto piccolo e può essere ammirato soltanto da piccoli gruppi solo su prenotazione.
Villa Elena nel quartiere Flaminio ospita la casa museo che fu studio e abitazione dello scultore norvegese – americano Hendrick Christian Andersen. Qui visse fino al 1940, anno in cui la villa venne donata allo Stato Italiano.
A poca distanza da Campo dei Fiori, nel palazzo in piazza Capodiferro, c’è la Galleria Spada. Al suo interno le quattro sale ospitano le collezioni di pittura barocca seicentesca dei cardinali Bernardino e Fabrizio Spada.
Le sale hanno una disposizione particolare che ricordano quella delle quadrerie del XVII secolo. Le opere più piccole sono poste nella parte superiore e quelle più grandi nella parte inferiore. La parte più bella del museo è quella del Giardino Segreto.
Realizzato nel 1652 per il cardinale Bernardino Spada da Borromini. Altro museo poco conosciuto è quello della Centrale Montemartini in zona Ostiense. La centrale è datata 1912 e fu il primo impianto pubblico che produceva energia elettrica.
Rimase attiva fino al 1963 e dal 1997, in seguito alla ristrutturazione di alcuni ambienti dei Musei Capitolini, alcune sculture vennero spostate qui. Le opere esposte tra i macchinari delle ex impianto piacquero talmente tanto che le lasciarono esposte e la centrale divenne un museo permanente.
Infine nel parco della Villa Torlonia si trova il museo Casina delle civette. Un tempo residenza della famiglia Torlonia. Costruita nel 1840 da Giuseppe Jappelli per volere del principe Alessandro Torlonia.
Oggi è sede del Museo della Vetrata Liberty, per via delle decorazioni dei suoi interni. Stucchi, stoffe parietali, mosaici, soffitti affrescati, legni intarsiati e le bellissime vetrate disegnate dagli artisti più famosi del tempo fanno di questo luogo uno scrigno di storia e bellezza.
Costruita in stile rustico un tempo era conosciuta come Capanna Svizzera.Divenne Casina delle Civette quando vi si trasferì il nipote Giovanni Torlonia Junior che ci visse fino alla sua morte nel 1938.
Una vetrata presenta due civette stilizzate e altre si trovano nelle decorazioni interne per via della passione che il principe aveva per la simbologia esoterica.
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