2.000 euro per andare in spiaggia: scoppia il caos in questa regione

Andare in spiaggia rischia di diventare un lusso che davvero pochi potranno permettersi. In questa parte d’Italia è il caos.

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Stabilimento balneare – viaggi.nanopress.it

Se c’è qualcosa che chi decide di partire per le vacanze sa molto bene è che quando si viaggia il portafoglio non può essere un assillo costante. In vacanza costa tutto di più rispetto alla città in cui si abita. Ma in questa zona d’Italia, calcolatrice alla mano, le vacanze possono risultare veramente proibitive e andare in spiaggia un sogno. Dove siamo?

Andare in spiaggia a risparmiare? Qui non è possibile

Il mare è un richiamo fortissimo in estate. Ma occorre sempre vedere il listino prezzi. Perché purtroppo siamo in un periodo in cui tutto sembra costare di più. A volte moltissimo di più rispetto anche solo rispetto all’anno scorso. La scoperta più amara è quella in Puglia. La regione che è forse una delle più gettonate per chi cerca la bellezza del mare, il caldo e il sole con una buona dose di cultura e cibo è diventata estremamente cara. Le tariffe rendono per esempio la zona di Bari realmente proibitiva.

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Al mare – viaggi.nanopress.it

E rispetto all’anno scorso si sono registrati ulteriori aumenti. Guardando ai costi dell’abbonamento stagionale, che sì è quello più lungo ma in teoria dovrebbe essere anche quello che dovrebbe avere il costo giornaliero più basso ripartito nel periodo di prenotazione, il prezzo medio è di oltre 1500 euro solo per un ombrellone con sedia e sdraio. E si arriva a 2000 euro se si cerca qualche cosa in più. Lo stesso prezzo pagano le famiglie con bambini piccoli che, per risparmiare, dovrebbero rinunciare a tutto: lettino, cabina, ombrellone. Ma è chiaro che quando si hanno i bambini non si può certo rinunciare alla cabina e all’ombrellone.

Attenzione anche all’ingresso giornaliero

Come accennavamo all’inizio, questi sono prezzi che riguardano quelle famiglie che decidono di trascorrere tutti i mesi estivi nello stesso posto. Ma rincari importanti si registrano anche semplicemente per quelli che magari, causa lavoro, riescono a fare solo uno o due giorni di mare sparsi tra giugno e settembre. In alcuni lidi si può pagare 8 euro, Il problema è che questi 8euro sono solo per l’ingresso.

Se si cerca un ombrellone, una sdraio oppure un lettino il prezzo triplica. E le differenze tra bassa e alta stagione si sentono ancora ma con prezzi base che sono comunque più cari, non solo rispetto al periodo pre-covid ma anche rispetto semplicemente allo scorso anno. Per chi vuole andare al mare e rimanere in Italia le alternative sono quindi quelle di spostarsi, andando in cerca di luoghi poco frequentati ma che potrebbero non avere tutti i comfort.

Potresti per questo pensare per esempio di non andare in un lido attrezzato ma portare con te ciò di cui hai bisogno e scegliere una spiaggia che abbia non troppo lontano un bar o un ristorante, cui appoggiarti se hai necessità. Per chi vuole non rinunciare al lido le alternative invece sono di certo dall’altra parte del Mediterraneo. Luoghi come l’Albania e la Croazia nascondono mare meraviglioso con prezzi abbordabili nonostante le eventuali spese per raggiungerle.

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