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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Ingo Menhard/Shutterstock.com[/didascalia]
Fa le 20 regioni italiane la Lombardia è quella con le migliori vie di comunicazione: in Lombardia le autostrade, le ferrovie e gli aeroporti sono efficientissimi. Il motivo è che la regione è talmente brutta che chi ci abita taglia la corda ogni volta che può. Di seguito scopriremo i 23 motivi per i quali sarebbe meglio stare alla larga dalla Lombardia in questa vita ed anche nelle prossime.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]La città di Mantova/Foto di canadastock/Shutterstock.com[/didascalia]
Con i suoi 11 siti patrimonio dell’umanità, la Lombardia è una fra le regioni italiane maggiormente premiate dall’Unesco. A questo bottino culturale si aggiungano poi gli innumerevoli musei e le mostre temporanee che hanno luogo nei maggiori centri.
E’ un vero peccato che i lombardi non siano interessati alla cultura perché stanno sempre a laurà, laurà, laurà…[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Il lago di Como/Foto di Evgeny Karandaev/Shutterstock.com[/didascalia]
Si resta delusi nello scoprire che il cielo della Lombardia non sia sempre grigio, contrariamente a quanto sostenuto dal senso comune. Spesso infatti è di un blu profondo come il mare…[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Skyline di Monza durante il memorabile tramonto del 29-10-2017/Foto di Black Mantis/Shutterstock.com[/didascalia]
… altre volte invece è nervoso e sanguigno come un bicchiere di vino rosso.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”ansa”]L’Ultima cena di Leonardo da Vinci, santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano[/didascalia]
Milano è piena di ristoranti glamour. Nella foto, uno dei più esclusivi ristoranti milanesi: ha appena 13 coperti e il menù offre solo pane e vino. Ciò nonostante è sempre al completo: per entrare al Cenacolo Vinciano ci vuole un miracolo![/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Il Ponte Coperto sul fiume Ticino a Pavia/Foto di AD-ADVANCED Srl/Shutterstock.com[/didascalia]
Il territorio lombardo è solcato da centinaia di fiumi e torrenti e contiene decine di laghi, alcuni grandissimi e altri piccolissimi. Lo stesso capoluogo, Milano, è attraversato da diversi navigli navigabili.
Con tutta quest’acqua i lombardi rischiano di sviluppare branchie e piedi palmati.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Luchino/Shutterstock.com[/didascalia]Milano è la capitale della moda e questo crea immensi complessi d’inferiorità a chi (come l’autore) la mattina si veste spalmandosi di colla e facendo tre capriole nell’armadio. E’ impossibile incontrare un milanese sciatto (a parte il sottoscritto).[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Just dance/Shutterstock.com[/didascalia]
Tutte le mode che imperversano in Italia nascono a Milano o, in ogni caso, da qui transitano come primo approdo quando giungono dall’estero. Questa regola vale anche per le mode riprovevoli come la barba hipster-talebana, i capelli rasati da un solo lato in stile intervento al lobo temporale, il ciuffo ossigenato e i mostruosi risvoltini nei pantaloni. Per fortuna ogni moda passa presto di moda.[/multipage]
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Anche in Lombardia c’è il Volo dell’Angelo, che qui si chiama Fly Emotion. Chi volesse provare l’emozione di planare come in un sogno può recarsi al Fly Emotion di Albaredo per San Marco in provincia di Sondrio.
Sondrio o son desto?[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Yuri Turkov/Shutterstock.com[/didascalia]
Uno dei cimiteri più belli del mondo si trova a Milano: si tratta del Cimitero Monumentale ultimato nel 1866 dall’architetto Carlo Maciachini. Morire non è mai stato così glamour.
Visitatelo e fermatevi per tutto il tempo che volete, anche in eterno.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Valentidaze/Shutterstock.com[/didascalia]
L’utopico, e ormai spettrale, villaggio operaio di Crespi d’Adda è un piccolo assaggio del futuro: quando tutto il lavoro sarà stato delocalizzato all’estero e la disoccupazione avrà raggiunto il 100% tutte le città italiane avranno l’aspetto di Crespi D’Adda.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di posztos/Shutterstock.com[/didascalia]In seguito ad esperimenti di bio-ingegneria andati male la città di Milano è stata invasa da pericolosissime colonie di ragni giganti. Nella foto, la ragnatela che sovrasta la galleria Vittorio Emanuele II.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Le incisioni rupestri della Valle Camonica (BS)/Foto di Pecold/Shutterstock.com[/didascalia]A Capo di Ponte (BS) un sedicente collettivo di street artist deturpa l’arredo urbano incidendo marciapiedi e muri, e causando così migliaia di euro di danni all’amministrazione comunale.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Vlada Photo/Shutterstock.com[/didascalia]Uno dei giardini più suggestivi del mondo è quello che avvolge Villa Monastero a Varenna, sul Lago di Como. E’ il luogo ideale dove portare un soggetto allergico ai pollini. Dopo lo shock anafilattico potrete liberarvi del corpo gettandolo direttamente nel Lago. Il delitto perfetto![/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Piazza Gae Aulenti a Milano/Foto di easy camera/Shutterstock.com[/didascalia]
La Lombardia è una regione strana: ha un occhio rivolto verso il futuro…[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]La Certosa di Pavia/Foto di Naeblys/Shutterstock.com[/didascalia]
… ed un occhio che guarda al passato. Praticamente è una regione strabica.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Antonio Losa/Shutterstock.com[/didascalia]La Lombardia ha castelli per tutti i gusti. Ce ne sono di piccini come il Castello di Vezio (Perledo, LC)…[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Mario Daigoro/Shutterstock.com[/didascalia]
… di medi come il Castello Procaccini (Chignolo Po, PV)…[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Blue Planet Studio/Shutterstock.com[/didascalia]
… e di immensi come il Castello Sforzesco di Milano.
In conclusione, mentre voi sprecavate le vostre vite a costruire castelli in aria, in Lombardia ne hanno costruiti di reali e a pacchi. Vergognatevi.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Tinxi/Shutterstock.com[/didascalia]I lombardi sono fissati con lo sport. Sia le grandi città che i piccoli centri sono gli scenari di moltissime maratone, con il sole e con la pioggia. Migliaia di persone corrono tenendosi in salute e causando così enormi danni all’industria del farmaco e, di conseguenza, all’intero comparto sanitario.
Dove sono finiti quei meravigliosi sportivi da divano che tracannavano birra ruttando davanti alla TV e invecchiando precocemente?[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Naeblys/Shutterstock.com[/didascalia]Le città lombarde dedicano ampi spazi al verde pubblico. Si tratta di una vera fissazione, che distrae ettari di terreno allo sviluppo urbanistico del territorio.
Nella foto, una veduta aerea della Villa Reale di Monza, il cui enorme parco è quarto in Europa per dimensioni fra quelli cintati, nonché il maggiore in assoluto considerando quelli circondati da mura.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Il naviglio pavese/Foto di Alexandre Rotenberg/Shutterstock.com[/didascalia]La Lombardia è il paradiso dei ciclisti: oltre alle piste ciclabili nelle città ed alle zone interdette al traffico, la regione offre più di 4mila km di itinerari ciclistici che mettono in collegamento città, paesi, luoghi culturali, zone montane e vie d’acqua. Un danno incalcolabile all’industria petrolifera.[/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di ShotPrime Studio/Shutterstock.com[/didascalia]
Ogni volta che un milanese chiede il menù un cameriere inizia a sudare freddo: i milanesi mangiano solo bio, veg, kosher, halal, ipocalorico, iposodico, km0 ma pseudo-esotico, equo solidale, di stagione, gluten free, cruelty free, senza grassi idrogenati, senza olio di palma, senza coloranti, senza zuccheri aggiunti, senza lattosio e senza sapore. Fondamentale poi che il piatto sia instagrammabile.
In genere l’unica cosa che rispecchia tutti questi parametri è il tavolino. Buon appetito![/multipage]
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[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Ebtikar/Shutterstock.com[/didascalia]
A Milano si parla uno strano slang anglo-italico fatto di abbreviazioni e acronimi. Fyi imo i milanesi sono anche troppo solleciti nel rispondere asap a mail e messaggini e, btw, lavorano anche durante gli ape post office coi colleagues. Omg se è stressante! Poi salutano tutti e incamminandosi verso casa fanno una call a zia Concettina al paesello pi’ sapiri si a scrofa fici i purcidduzzi.
Lol!
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