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Viaggiare sicuri in India, uno dei Paesi più poveri e affascinanti del mondo

Per viaggiare sicuri in India, uno dei Paesi più poveri e al tempo stesso affascinanti del mondo, è importante conoscere alcune norme legislative, le abitudini culturali, le cose da non fare assolutamente, senza tralasciare la cosa più importante: i documenti necessari per poter entrare nel Paese. Le cose da vedere in India sono innumerevoli, ogni luogo nasconde bellezze spettacolari, ma anche terribili evidenze di una povertà senza fine: l’India è una nazione sconfinata che racchiude sfaccettature ossimoriche della realtà. Prima di partire per il vostro tour dell’India, scoprite tutto ciò che c’è da sapere per viaggiare in serenità e sicurezza.

VIAGGIARE SICURI IN INDIA: DOCUMENTI NECESSARI 

Per entrare in India, è necessario avere il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo. Inoltre è indispensabile avere il visto di ingresso, che può essere unicamente rilasciato dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia. Il modulo per la richiesta del visto può essere compilato esclusivamente online. Se siete in possesso di visto turistico per l’India ad ingresso multiplo non è più necessario rispettare un intervallo di due mesi tra un viaggio e l’altro nel Paese. Il visto turistico per l’India non può avere alcun tipo di estensione. Inoltre, se siete diretti verso zone ad accesso, limitato dovrete procurarvi dei permessi speciali. Infine, se atterrete in India, soltanto per uno scalo e poi proseguirete il viaggio per il Nepal, il Bhutan, le Maldive o lo Sri Lanka, dovrete munirvi di un visto di transito per l’India: senza tale documento, non potrete lasciare per nessuna ragione, la zona aeroportuale.

VIAGGIARE SICURI IN INDIA: SITUAZIONE SANITARIA

 

In India esiste un alto rischio di contrarre facilmente gastroenteriti (amebiasi, salmonellosi), inoltre in alcune zone possono svilupparsi focolai di tifo, colera, meningite e diverse forme di encefalite. E’ fondamentale dunque rispettare scrupolosamente le norme igieniche, come il lavaggio accurato e frequente delle mani, bere acqua solo da bottiglie sigillate ed evitare l’assunzione di ghiaccio. Esiste anche il rischio di contrarre l’AIDS, tramite contagio o emotrasfusione. Pertanto se state organizzando un viaggio in India è importante stipulare, prima della partenza, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

 

E’ importante partire dal fatto che per entrate in India non ci sono vaccinazioni obbligatorie, fatta eccezione per quella della febbre gialla, se provenite da un Paese a rischio. Tuttavia ve ne sono diversi che sono consigliati, soprattutto se si soggiorna nelle aree rurali e si permane nella Nazione per un lungo periodo. Ad esempio la profilassi antimalarica, la vaccinazione contro l’encefalite giapponese (difficilmente reperibile in Italia) e la meningite sono consigliate in particolar modo per chi intende soggiornare a lungo nel periodo monsonico e post-monsonico, nelle zone a rischio ed in particolare in quelle rurali.

Altri vaccini utili a chi viaggia in India sono antiepatite A, antiepatite B, antitifica, antipoliomerite (controllate se siete stati vaccinati e se dovete fare un richiamo), antirabbica.

Per queste scelte, vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico di fiducia, al fine di valutare la soluzione migliore per il vostro organismo e il genere di viaggio che intendete organizzare.

Infine, prima di partire controllate la copertura delle vaccinazioni obbligatorie in Italia.

 

Per evitare innanzitutto uno dei problemi più diffusi in India, ovvero le gastroenteriti, fate attenzione a ciò che mangiate e bevete: è quindi bene consumare esclusivamente cibi ben cotti ed alimenti confezionati, evitando verdure crude e frutta non sbucciabile. Evitate di bere acqua non confezionata, bevande di frutta fresca, infusi e ghiaccio. Le indicazioni valgono anche per le strutture alberghiere internazionali.

VIAGGIARE SICURI IN INDIA: CONSIGLI UTILI 

– Nel periodo estivo, quando le temperature sono altissime e l’umidità alle stelle, è importante tenere sotto controllo l’idratazione del proprio organismo, ricordandosi di bere frequentemente, onde evitare gravi episodi di disidratazione, molto frequenti da queste parti. I rischi per la salute posso essere piuttosto gravi.

– Portate con voi in valigia una buona scorta di antibiotici per le affezioni intestinali, imodium o simili per controllare la dissenteria, ma soprattutto non dimenticate i fermenti lattici, indispensabili per riequilibrare la flora intestinale.

– Mentre fate shopping, tenete presente queste regole: non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti ottenuti da animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici).

Evitate di toccare il cibo con la mano sinistra, è considerata impura e in India viene utilizzata per l’igiene quotidiana. E’ bene non toccare nemmeno i soldi con la sinistra, ma in questo caso riescono a essere più tolleranti.

– Quando entrate in un’abitazione, ricordatevi di togliervi le scarpe, non farlo per gli indiani è segno di maleducazione. Talvolta la regole viene applicata anche in alcuni negozi.

VIAGGIARE SICURI IN INDIA: NORMATIVE 

L’assunzione di droga è illegale: la legge indiana non fa distinzione tra droghe leggere e pesanti, valuta soltanto le quantità per uso individuale o per uso commerciale. In caso di reiterazione, si può rischiare anche la pena capitale.

L’assunzione di alcool è assolutamente vietata in alcuni Stati (Gujarat, Kerala, Bihar, Nagaland e Manipur), in altri è consentito un consumo legato a determinate condizioni, come ad esempio la fruizione soltanto in alcuni giorni.

I rapporti omosessuali sono perseguibili penalmente.

– Avete un cane? Attenzione! Non potete portarlo in India! Legalmente non è più consentita l’introduzione di animali domestici per i viaggiatori stranieri in possesso di un visto turistico. Ai sensi della Circolare del Dipartimento indiano delle Dogane, n. 15/2013, l’importazione di animali domestici al seguito (al massimo 2) è consentita esclusivamente a coloro che trasferiscono la propria residenza in India.

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