La scelta di fare un viaggio in moto regala un profondo senso di libertà a coloro i quali, amanti delle due ruote, decidono di salire in sella per raggiungere l’agognata meta turistica. Le condizioni meteo della stagione calda favoriscono questa opzione e chiunque abbia a disposizione un moto di grossa cilindrata, uno scooterone o anche un ciclomotore più ‘antico’.
Per quanto tutto possa sembrare estremamente semplice, e anche solo l’idea di allontanarsi dalla routine saltando a cavalcioni della propria due ruote, godendo appieno dei paesaggi circostanti e del clima mite della stagione siano un invito allettate, non bisogna dimenticare una serie di regole che garantiscono il comfort e soprattutto la sicurezza.
Prima di lanciarsi in questa nuova avventura il centauro e il suo eventuale passeggero, devono programmare nel dettaglio percorso e l’occorrente da portare per non trovarsi in difficoltà. Organizzare bene la partenza fa in modo che il viaggio sia gradevole ed entusiasmante. Meglio non lasciare nulla al caso…
Non bisogna essere esperti per capire che ci sono moto che nascono proprio per i lunghi viaggi. Hanno sedili più confortevoli e ampi spazi per riporre i bagagli. Ma non tutti ne hanno una, seppure non intendono rinunciare a partire su una due ruote, anche se si tratta di un maxiscooter o di un crossover. Allora occorre accontentarsi, seppure nella consapevolezza delle prestazioni che la propria motocicletta è in grado di assicurare.
Ma sia i crossover sia i maxiscooter hanno caratteristiche che si conciliano bene con i viaggi. I primi sono ottimi soprattutto per la protezione aereodinamica che assicurano, mentre i secondi offrono sedili comodi e confortevoli. Ma cosa si intende con il termine ‘comfort’ quando si viaggia in moto?
Principalmente il comfort va riferito alla sella. Ebbene una sella morbida non è sinonimo di comodità, perché sprofondare può creare problemi, molto più di quanto non si pensi. La seduta deve garantire, invece, sostegno, ma è opportuno anche indossare pantaloni da ciclista con inserti in gel, giacche e pantaloni con protezioni, guanti e stivali comodi. La schiena deve restare dritta, seppure rilassata e le braccia leggermente piegate e allargate verso l’esterno.
Anche il parabrezza ha un ruolo significativo, visto che evita al pilota di dover contrastare il vento, seppure non tutela il passeggero che verrà esposto a fastidiosi vortici di aria. Ma anche al passeggero vengono affidati ‘compiti’ specifici a garanzia di un viaggio sereno. A parte l’abbigliamento comodo dovrà avere una postura rilassata e possibilmente, anche nel caso in cui ci sia un bauletto, evitare di appoggiare la schiena, questo anche per la stabilità del mezzo, visto che il peso si andrebbe a spostare oltre la ruota posteriore.
Sempre meglio ricordare di fare delle soste. È opportuno che ogni 150 o 200 chilometri è necessario fermarsi, per risposare e distrarsi, evitare stanchezza eccesiva e, quindi, eventuali colpi di sonno. Qualora si dovesse avvertire stanchezza, è sempre meglio concedersi una sosta per recuperare energie.
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