Non solo i bambini, ma anche gli adulti soffrono della fine del periodo di vacanze. Rientrare a scuola o a lavoro rappresenta una sfida difficile da affrontare. Passare dall’impagabile senso di libertà, grazie al quale ci si sente liberi di fare quel che ci pare, tra un tuffo, una passeggiata, una chiacchierata, alle ‘solite’ responsabilità, segna un passaggio improvviso e anche troppo repentino per non lasciare il segno…
Il ritorno alla quotidianità comporta tempi più limitati e la necessità di rinunciare ad attività che ci divertono, ci piacciono, ci distraggono. La difficoltà sta nel riuscire a incastrare tutti gli impegni e le inevitabili rinunce diventano estremamente pesanti. Questa situazione può arrivare anche a far registrare stati di ansia e, in alcuni casi, anche insonnia. Seppure è difficile fare previsioni oggettive, perché tutto dipende dalla situazione personale e, non di meno, da quella professionale che se gratificante, attutisce il contraccolpo.
Ad avere un’incidenza rilevante è lo stile di vita che si conduce nella routine e anche il tipo di occupazione che si svolge. Di certo sarebbe importante rientrare nei ritmi consueti dopo aver davvero staccato la spina. Un obiettivo difficile da raggiungere soprattutto se si considera che con social, email, newsletter e messaggi siamo sempre reperibili. Fondamentale, pertanto, riuscire a disconnettersi e concedersi una vera e propria pausa e questa decisione spetta al singolo…
Anche per i bambini e gli adolescenti tornare alle responsabilità, la scuola, non è cosa semplice. Anche per loro possono esserci contraccolpi, come l’ansia, soprattutto se l’ambiente scolastico non viene ritenuto accogliente. Sembrerebbe, secondo gli esperti, che purtroppo la scuola sia per molti motivo di stress e anche di tristezza e noia, i genitori devono essere tanto bravi da riuscire ad accompagnare gradualmente i propri figli in questo rientro.
Un notevole cambiamento, sempre secondo indagini condotte da esperti, sembra si sia registrato dopo il covid. Questo periodo ha segnato la vita di molti e non solo per i cambiamenti che ha apportato nello stile di vita e anche in quello lavorativo, ma anche nella ricerca, sempre più pressante di cercare occupazioni che fossero gratificati piuttosto che meglio remunerate. La tendenza che s’è registrata dopo il Covid è stata, infatti, di rinuncia a posti di lavoro sicuri per rincorrere le aspirazioni personali, al fine di un benessere che non fosse solo economico, ma nella sua accezione più ampia. Modifiche nello stile di vita che hanno portato anche a conseguenti cambiamenti nel modo di concepire le vacanze e nella necessità di trovare spazi, anche piccoli, da dedicare a interessi personali.
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