Uno studio durato 8 anni che vede la luce in questi giorni. Una strada in Italia diventerà un vero e proprio cammino, al suo interno 5 siti Patrimonio dell’Unesco, scopriamo dove si trova.
Spesso nonostante l’urbanizzazione si riesce ancora nel nostro paese a tutelare antiche meraviglie. Un traguardo maggiore se l’impresa è quella di riqualificarne alcune e riportarle alla luce. Quello della storia di oggi, comunicata alla stampa in questi giorni è questo e anche di più. Un’operazione grandiosa che racconta della collaborazione tra più regioni e dell’impegno di diversi esperti del settore. Scopriamola insieme.
Annunciato oggi tramite conferenza stampa, è un’impresa grandiosa. La riqualificazione di quello che diventerà un percorso da percorrere nello stile della Via Francigena.
490 chilometri partendo da Napoli per arrivare a Reggio Calabria. Si attraversano in questo modo 44 città e 3 regioni: Campania, Basilicata e Calabria, ma non solo. Si chiama “Strada Regia delle Calabrie” e nel percorrerla si godrà della bellezza di ben 3 parchi nazionali e di una lunga serie di reperti archeologi dell’epoca preistorica. Da non sottovalutare la presenza di ben 5 siti Patrimonio Unesco in questo percorso.
A raccontarlo è il principale fautore di questa incredibile opera di riqualificazione, Luca Esposito. Architetto, storico e membro dell’Archeoclub d’Italia, spiega che per arrivare a questo risultato ha impiegato 8 lunghi anni.
L’idea di Esposito era quella di creare un itinerario, un cammino escursionistico percorribile alla maniera del Cammino di Santiago. Più tappe che svelino man mano le bellezze di questo territorio.
Per raggiungere l’obiettivo l’architetto ha lavorato studiando le cartografie, facendo rilievi direttamente sul territorio, stabilendo contatti con le amministrazioni di comuni e borghi medievali. Cosa è emerso? Un patrimonio di 2200 anni di storia costituito da siti archeologici, antiche taverne, incroci di strade e corsi d’acqua nel tempo andati perduti complice l’urbanizzazione.
“La Strada Regia delle Calabrie è molto antica la sua nascita risale all’antica Roma – spiega – la ricerca è iniziata partendo da Napoli. La prima parte si è concentrata sul primo tratto della strada che arriva fino a Castrovillari“.
Come mai sono stati necessari 8 anni per riportare alla luce questo incredibile patrimonio? Secondo l’architetto ed il team che lo affianca il problema è stata l’urbanizzazione e la costruzione di infrastrutture. A nascondere questo sentiero e il suo intreccio di borghi quindi sono stati i grandi centri abitati e le autostrade.
Un lavoro incredibile e minuzioso pronto ora per essere restituito nelle mani dei cittadini.
Per rendere la Strada Regia delle Calabrie un vero e proprio itinerario si è resa necessaria la collaborazione di vari Enti ed istituzioni che hanno aderito tutti con entusiasmo. Ad oggi sono 34 i comuni che fanno parte di questo grande progetto di condivisione e forse potrebbero aggiungersene altri 5 nei prossimi giorni. Insieme si impegnano a tutelare e riqualificare molti dei luoghi che ne fanno parte.
Sarà quindi una offerta turistica che metterà in contatto strutture in tre regioni diverse. Questo nelle intenzioni dei suoi promotori, farà rinascere alcuni borghi dimenticati e incrementerà il turismo e di conseguenza le attività di ristorazione e le strutture ricettive che si trovano lungo la Strada Regia.
A rendere ancora più prezioso questo percorso è che nell’attraversarlo i camminatori passeranno attraverso ben 5 siti che si fregiano del titolo di Patrimoni dell’Unesco. Le aree archeologiche di Pompei ed Ercolano, Matera e tre parchi nazionali calabresi: il parco nazionale della Sila, quello del Pollino e dell’Aspromonte.
La conferenza stampa di presentazione della Strada Regia delle Calabrie come marchio ufficialmente registrato, ha visto la partecipazione emozionata dei sindaci di tutti i comuni interessati e della camminatrice Vienna Cammarota. Cammarota si è definita entusiasta perché valorizzare il nostro patrimonio culturale significa renderlo importante per i nostri giovani, che potrebbero così non essere più spinti ad andare via.
Il sindaco di Ercolano ha inoltre sottolineato la felicità nel vedere la nascita di tante nuove piccole strutture ricettive dove passa la Strada, un punto d’orgoglio vedere rifiorire in questa maniera le attività turistiche del territorio.
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