Il progetto della Nasa è singolare, ma anche estremamente ambizioso. L’idea è quella di realizzare una rete ferroviaria sulla Luna che consenta di far muovere vagoni robotici attraverso l’uso di magneti, tutto grazie al ‘Flexible Levitation on a Track’, il Float.
Un progetto che vuole agevolare gli astronauti nello spostamento di materiale sulla superficie lunare. Il piano di intervento non sarebbe così complesso e soprattutto invasivo, visto che precede di srotolare i binari sulla superficie della Luna, senza dover perforare il terreno per posizionare i binaci. Si tratterebbe, pertanto, di una sorta di tappetto sul quale far scorrere i vagoni.
Il programma di intervento è ancora in fase embrionale. Richiede studi specifici e anche un test che verrà dapprima effettuato sulla Terra, grazie all’uso di prototipi. Il progetto rientra in un piano più ampio della Nasa che vuole realizzare una base spaziale stabile e permanente sulla Luna, un piano che rientra in ‘Moon to Mars’. Dovrebbe trattarsi di una sede dalla quale far partire ulteriori spedizioni con destinazione Marte.
Ma le idee sono tante e tra le altre c’è anche quella della costruzione di un osservatorio spaziale e l’individuazione di fonti utili a dare concretezza ad altre missioni spaziali. Interventi finanziari da Niac. Una serie di interventi ambiziosi che, si spera, non andranno a collidere con interessi di altre Nazioni, visto che anche Cina e Russia si stanno adoperando per la realizzazione di basi spaziali sulla Luna.
A fronte di eventuali frizioni, il progetto della nasa dovrebbe trovare concretezza entro la decade 2030, grazie a un principio di levitazione magnetica che producente, appunto, un campo magnetico manterrebbe sospesi gli oggetti, opponendosi alla forza gravitazionale. Senza alcun attrito lo spostamento di oggetti sarebbe molto più semplice e anche il percorso compiuto più lungo. Un piano di lavoro che oltretutto non danneggia il suolo lunare, non provoca usura o rottura delle componenti, visto che non c’è contatto.
I binari dovrebbero avere tre strati: uno di grafite che consentirebbe ai robot di muoversi lungo i binari per mezzo di levitazione magnetica, uno con un circuito che genera spinta elettromagnetica e un ultimo che contiene un film di pannelli solari che alimenta il sistema in maniera costante, grazie alla luce del sole, senza la necessità di ricorrere ad altri tipi di energia.
Una ferrovia che secondo gli esperti dovrebbe raggiungere l’obiettivo di trasportare fino a 100 tonnellate di materiale al giorno per diversi chilometri, superando i limiti imposti da un ambiente lunare ostico.
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