Una delle città italiane più ricche di storia si trova in Friuli Venezia Giulia. Nonostante sia fuori dalle rotte turistiche, questa località dal passato travagliato ha davvero molto da offrire. Ecco di che posto si tratta.
É stata definita come “la porta più bella sull’Italia” dal noto artista tedesco Max Klinger, si è guadagnata il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2025 ed è stata una delle località simbolo della Grande Guerra.
In Friuli Venezia Giulia si trova una città che da sempre si è vista contesa tra i Paesi a confine con l’Italia e che anche per questo ha tante storie da raccontare.
Questa affascinante città mitteleuropea ne ha viste di cose accadere. La sua storia è stata sin dalle sue origini sempre molto travagliata, il suo comando passò di mano in mano prima all’Impero Asburgico durante il Secondo Conflitto Mondiale, poi all’Italia, e successivamente anche alla Slovenia che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la divise con il nostro Paese separandola con un muro.
Da un lato c’era quindi Gorizia, dall’altro l’attuale Nova Gorica. I segni di quella divisione ci parlano ancora oggi di quei tempi grazie a una targa posizionata in Piazza della Transalpina.
Il riconoscimento di Gorizia e Nova Gorica come Capitali della Cultura 2025 vuole forse essere un ulteriore simbolo, la dimostrazione di come due città profondamente segnate dalle vicende storiche hanno saputo ricominciare insieme lasciandosi alle spalle il passato.
Gorizia è una di quelle città friulane e italiane ancora oggi al di fuori delle classiche rotte turistiche. Spesso viene accantonata dai turisti che proseguono il loro cammino dirigendosi direttamente a Trieste, ma in realtà questa località merita di essere visitata e conosciuta più a fondo.
La città è relativamente piccola, quindi può bastare anche un solo weekend per esplorarla e con essa anche i suoi dintorni.
Non c’è tappa migliore per iniziare il viaggio alla scoperta di Gorizia se non Piazza della Transalpina. Proprio qui, nel punto in cui si trova la targa commemorativa, in ricordo dell’abbattimento del cosiddetto muro di Gorizia del 2004, si può dire di trovarsi in Italia e in Slovenia nello stesso momento.
Alle spalle della piazza si trova l’edificio della stazione della Transalpina, inaugurata nel 1906, i cui treni collegavano Vienna con le province dell’impero austro-ungarico.
La storia di questa città ruota attorno ai fatti della Grande Guerra. A ricordarlo ci sono alcuni luoghi in particolare, come il Museo della Grande Guerra e il Parco della Pace del Monte Sabotino.
Il Museo della Grande Guerra si trova a Borgo Castello, a due passi dal Castello di Gorizia – un tempo fortezza, prigione e caserma – insieme al Museo del Medioevo, al Museo della Moda e delle Arti Applicate, alla collezione archeologica e alla pinacoteca.
Al suo interno, le sale raccontano il dramma della guerra tramite oggetti d’uso quotidiano, ricostruzioni e pannelli descrittivi che ripercorrono quegli anni fino al 1916. Molti dei reperti custoditi al museo provengono dai campi di battaglia nei quali sono stati ritrovati. Sulle pareti sono affisse anche fotografie e sono riprodotti filmati ai quali non si può rimanere indifferenti.
Un altro terribile teatro di guerra è stato anche il Monte Sabotino dove si trovava la seconda linea difensiva austro-ungarica e il confine tra Italia e Slovenia. Oggi il Parco della Pace, situato sul monte a 609 metri d’altezza sulla piana dell’Isonzo, ricorda l’atrocità della guerra tramite percorsi lungo i quali si possono visitare le ricostruzioni delle baracche dei soldati e un piccolo museo.
Anche se questa tappa si trova sul territorio di Nova Gorica, quindi dalla parte slovena della città, ne vale la pena farci un salto.
Ma Gorizia non è solo la città della Grande Guerra. Durante un soggiorno qui vale la pena visitare anche tutte le altre sue attrazioni.
Tra queste c’è per esempio la Chiesa di Sant’Ignazio. Si tratta della chiesa più bella e importante della città, edificata nel 1600. A renderla affascinante è la sua facciata affiancata dalle due torri campanarie dalle cupole bronzee.
Si trova in Piazza della Vittoria sulla quale si affacciano anche edifici storici insieme alla Fontana del Nettuno. Alla piazza si arriva imboccando Via Rastrello, la più antica e caratteristica di Gorizia.
Nei pressi del Duomo di Gorizia, dedicato a Sant’Ilario e Tiziano patroni della città, una via conduce a Borgo Castello.
Si tratta di una specie di città fortificata che si sviluppa nei pressi del Castello di Gorizia e dove sono custoditi i complessi museali principali della città.
Qui si trova anche il Giardino Viatori, un meraviglioso spazio verde che ospita circa 500 varietà diverse di azalee, 300 tipologie di rose, 150 di rododendri, 50 specie di camelie e 120 di magnolie.
Il giardino, voluto dal professor Lucio Viatori, si sviluppa su tre livelli tra vialetti e viste panoramiche. Tra i suoi sentieri si trova anche un piccolo laghetto ricavato da un cratere di una bomba del Primo Conflitto Mondiale.
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