In questo periodo molte persone si stanno chiedendo quale sia stato lo tsunami più grande del mondo. Dopo la catastrofe avvenuta in Giappone, l’argomento tsunami è tornato di grande attualità e non passa giorno che esperti di ogni genere ne parlino su tutti i mezzi di comunicazione.
Nonostante lo tsunami in Giappone sia stato uno dei più devastanti negli ultimi anni, il primato di tsunami più grande del mondo spetta a un altro evento: infatti il 9 luglio 1958, a Lituya Bay in Alaska, un’onda anomala di ben 524 metri distrusse l’intera baia, sradicando tutto ciò che trovava sul suo cammino.
Considerate che l’Empire State Building, il più famoso grattacielo della città di New York, misura 381 metri di altezza (443,2 m se si considera anche l’antenna televisiva sulla sua cima). L’onda di Lituya Bay viene ricordata ancora oggi come lo tsunami più alto della storia o megatsunami.
Lituya Bay è un fiordo statunitense situato nello stato dell’Alaska ed è famoso per le sue eccezionali alte maree. Ma il 9 luglio 1958 non fu l’alta marea a sconvolgere la baia. Un terremoto di magnitudo 8,0 e una conseguente frana furono la causa di una mostruosa onda anomala alta 524 metri, che distrusse tre pescherecci e uccise due persone. Per fortuna, appena l’onda raggiunse il mare, si esaurì molto velocemente.
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Se lo tsunami in Giappone ha provocato l’allerta in tutto l’Oceano Pacifico per la sua violenza, il megatsunami di Lituya Bay non ebbe conseguenze catastrofiche. Perché una calamità naturale sia devastante, dipende da numerosi fattori: ad esempio dalla zona in cui si verifica, se è più o meno densamente popolata, o dalla durata e dalla ripetizione dell’evento. Come non ricordare, ad esempio, lo tsunami avvenuto al largo di Sumatra il 26 dicembre del 2004, che provocò la morte di 220 mila persone in numerosi Paesi dell’Oceano indiano: probabilmente lo tsunami più devastante della storia, almeno in termini di vite umane.
Se infatti lo tsunami di Lituya Bay rappresenta l’onda anomala più alta del mondo mai registrata, non è escluso che in epoche passate megatsunami abbiano distrutto intere civiltà. Secondo recenti studi, addirittura la mitica Atlantide sarebbe stata cancellata da uno tsunami: infatti l’isola perduta, menzionata anche dal filosofo greco Platone in due dei suoi dialoghi, si troverebbe nel sud della Spagna, al largo delle coste di Cadice.
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