Pronti per un viaggio nel mondo dei dinosauri? Oggi parleremo dell’estinzione di queste creature preistoriche, e di alcune delle scoperte più interessanti. Infatti, da qualche giorno, sono stati trovati resti di un esemplare marino molto particolare.
Ora scopriremo insieme quali sono stati i dinosauri più grandi e pericolosi mai esistiti sulla Terra. E come si sono estinti nel corso del tempo.
Ma la vera sorpresa, arriva dalla recente scoperta dei resti di un rettile marino che risale a oltre 150 milioni di anni fa. I paleontologi sono rimasti sbalorditi da questa incredibile scoperta. Ma vediamo dove sono stati trovati resti di un esemplare marino.
L’estinzione dei dinosauri è uno dei misteri più grandi della storia del nostro pianeta. Perché questi giganti preistorici sono scomparsi improvvisamente dalla faccia della Terra? Gli studiosi hanno formulato diverse teorie, ma la più accreditata è quella dell’impatto di un asteroide o di una cometa.
Questa avrebbe causato una catastrofe ed un cambiamento climatico globale e portato all’estinzione in massa degli animali. Tuttavia, ci sono anche altre ipotesi come l’attività vulcanica intensa o i cambiamenti nell’ambiente marino. Sembra che tutti questi fattori abbiano concorso a creare le condizioni per l’estinzione dei dinosauri.
Ciò che si sa con certezza è che questa estinzione ha aperto la strada alla comparsa di nuove forme di vita sulla Terra, tra cui gli antenati degli uccelli e gli esseri umani stessi. Ma nonostante il tempo trascorso dall’estinzione dei dinosauri, rimangono ancora moltissime domande senza risposta su queste creature affascinanti e misteriose.
Negli ultimi anni, i paleontologi hanno fatto molte scoperte interessanti riguardo ai dinosauri e ad altre creature preistoriche. Uno dei più grandi ritrovamenti è stato quello del T-Rex “Sue”, che risale a circa 68 milioni di anni fa. Questo esemplare ha permesso ai ricercatori di studiare meglio le caratteristiche fisiche ed il comportamento dei Tirannosauri.
Un altro importante ritrovamento è stato quello di un gruppo di pterosauri con ali lunghe fino a 12 metri, vissuti circa 70 milioni di anni fa. Queste creature erano in grado di volare per lunghi periodi grazie alle loro ali sottili ma resistenti.
Invece, un’altra scoperta che ha dell’incredibile. Ovvero una creatura acquatica enorme che viveva durante il periodo Cretaceo. Il suo scheletro completo è stato rinvenuto in Australia ed ora si trova al Museo Australiano.
Ma non solo i dinosauri sono stati oggetto di importanti scoperte, recentemente sono stati trovati anche resti ben conservati dell’Ichthyosauro. Un rettile marino che si è estinto oltre 90 milioni di anni fa. Grazie alla sua fossa nasale allungata, questo straordinario animale riusciva a sentire suoni sottomarini da lontano.
Ciò dimostra quanto sia affascinante la storia della vita sulla Terra. E quanta importanza abbia lo studio delle specie estinte per comprendere meglio l’evoluzione della vita stessa sul nostro pianeta. Ma dove sono stati trovati resti di un esemplare marino? E di quale si tratta? Si tratta del Pliosauro. I resti di questo dinosauro si devono al professor David Martill e da una studentessa di dottorato Megan Jacobs. Li hanno trovati mentre visitavano l’Abingdon County Hall Museum, nell’Oxfordshire. E questa scoperta, è stata fatta per puro caso.
I Pliosauri sono stati tra i rettili marini più grandi e pericolosi dell’era Mesozoica, circa 150 milioni di anni fa. Questi animali erano dotati di un lungo collo simile a quello delle giraffe e di una grande testa con denti aguzzi come rasoi.
Negli ultimi anni, sono state fatte numerose scoperte in tutto il mondo riguardanti questi imponenti animali preistorici. Recentemente, è stato ritrovato un esemplare completo vicino alla città di Peterborough nel Regno Unito.
Questa specie rinvenuta è stata chiamata “Pliosaurus funkei” ed era lunga oltre 10 metri. I paleontologi hanno notato che questo esemplare aveva un cranio eccezionalmente largo rispetto ad altri pliosauridi. Dando loro la possibilità di ipotizzare che fosse uno dei predatori marini più letali mai esistiti.
Dato che questa creatura è per fortuna molto ben conservata, questo ha potuto permettere ai ricercatori di studiare gli artigli delle sue zampe anteriori. Rivelando una struttura molto diversa da quella degli altri pliosauridi conosciuti fino ad oggi.
L’esemplare ha fornito importantissime informazioni sulle abitudini alimentari del Pliosaurus Funkei. Si nutriva principalmente di pesciolini ma non disdegnava occasionalmente anche prede come le tartarughe marine o addirittura gli Ichthyosauria (animali simili a delfini).
I Pliosaur erano animali marini che abitavano tutti gli oceani del nostro pianeta. Grazie ai loro resti ritrovati in varie parti del mondo, si è potuto ricostruire il loro habitat e le zone dove prediligevano vivere.
Questi rettili marini amavano frequentare le acque poco profonde vicino alle coste, ma non disdegnava di spingersi anche nelle zone più remote dell’oceano. Il loro cibo preferito era rappresentato dai grandi pesci e dagli ammoniti, molluschi presenti nell’epoca mesozoica.
La scoperta dei resti di un esemplare marino di 150 milioni di anni fa rappresenta un importante passo avanti per la paleontologia moderna. Questo ritrovamento ci permette di conoscere meglio l’habitat e gli animali, che popolavano i nostri oceani moltissimi anni fa. Siamo sicuri che nuovi ritrovamenti porteranno alla luce ancora più segreti sulla vita delle creature preistoriche che hanno dominato il nostro pianeta in passato.
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